Oggetto: I dolori del “giovane”…Cointer

Dopo l’ennesima conferenza stampa, in questo caso in esito ad Inter-Atalanta, dove il risultato non ha completamente soddisfatto il grande condottiero Antonio Conte (nello specifico, il pari sa invece di miracoloso stante l’evoluzione della partita e i relativi episodi, ma tant’è..), lo stesso tecnico si è nuovamente prodotto in una serie di lamentele, risposte stizzite, tormenti verbali, spaziando dalla rosa, giudicata troppo ristretta al fatto che Lui non può fare miracoli, anche se si sta attrezzando in tal senso.

Ormai è una litania, quella del tecnico interista, che si protrae sin dal ritiro precampionato e puntualmente si ripresenta in ogni circostanza utile, tanto è che la ricorrenza ciclica di tale circostanza, unitamente al tono sempre lamentoso del tecnico, con la perenne espressione della frustrazione dipinta sul viso (che si riaccende solo quando il condottiero ripensa al suo ingaggio), ha indotto molti addetti ai lavori a cercare di comprendere se tale atteggiamento in realtà non celasse una fine operazione di marketing del medesimo allenatore.

Ed è stato fatto centro! Finalmente scoperto il motivo, per cui il tecnico leccese periodicamente ripropone il tema del proprio tormento.

Sembra infatti che sia di prossima pubblicazione il romanzo titolato I dolori del giovane Cointer, liberamente ispirato al mitico romanzo epistolare di Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther pubblicato tre secoli fa.
Il romanzo del grande autore tedesco era incentrato sui tormenti e le sofferenze amorose di un giovane della borghesia (l’imberbe Werther) per l’affascinante Charlotte, già promessa sposa ad un altro uomo. Dopo vari eventi, narrati mediante scambio epistolare tra Werther e l’amico Wilhem, il giovane protagonista, incapace di affrontare gli orpelli della vita piccolo borghese, che caratterizzano la sua esistenza, e i patimenti di un amore destinato a restare lettera morta, decide di togliersi la vita.

Antonio Conte - notoriamente affascinato dal “wertherismo” calcistico sin dalla sue esperienze giovanili nel Lecce e cioè dall’atteggiamento tormentato e perennemente inquieto del calciatore romantico, sempre mosso dai sentimenti e mai dalla ragione – ha deciso così di affidarsi alla scrittura di un romanzo dai contenuti simili, destinato a diventare un manifesto del “Cointerismo”, alla stessa stregua di quanto avvenuto nel 1774 con l’opera citata, connessa con il movimento tedesco dello Sturm und drang (“Tempesta ed Impeto”).

Infatti, analogamente a I dolori del giovane Werther, il romanzo di prossima pubblicazione di Antonio Conte è destinato a fissare alcuni concetti chiave di poetica come il sentimentalismo, l’individualismo dell’eroe (l’alter ego di Antonio Conte) che combatte in modo sovrumano contro le convenzioni della società calcistica, che si oppongono in modo ineludibile al suo grande amore per una Vecchia Signora ormai irraggiungibile, denominata Old Lady

Dalle indiscrezioni, che stanno ormai emergendo sempre più copiose su alcuni organi di stampa, si può ricostruire la trama di quello che sarà destinato a diventare un fenomeno editoriale, un best seller che sicuramente travalicherà i confini calcistici per assurgere a nuovo manifesto mondiale degli animi tormentati

Il protagonista del romanzo, ambientato in Inghilterra (Paese di adozione di Antonio Conte, soprattutto in esito alla liquidazione ottenuta dal Chelsea), prende il nome di Andonio Cointer, un italo-inglese, trapiantato nel Paese anglosassone. Andonio è un giovane calciatore militante in una compagine minore del distretto dei Laghi (Windermere Lake district) che approda in una famosa squadra del Nord Inghilterra, considerata la più importante di tutto il Regno Unito.

Nonostante un’età non più verde, tanto da meritarsi l’appellativo di Old Lady, la nuova compagine è da sempre dotata di un fascino irresistibile. Il giovane Andonio resta ammaliato dall’ambiente, ammantato da regalità e da compagni di squadra (passati e presenti), che hanno fatto la storia del calcio mondiale e che ai suoi occhi rappresentano autentiche icone. Ovviamente, il giovane Andonio si innamora follemente della mitica Old Lady e cerca in ogni modo di concupirla.

Ma, prima del giovane Andonio, altri e ben più famosi interpreti del mondo calciofilo avevano provato a possedere la Old Lady del calcio mondiale ma la stessa irretiva i suoi corteggiatori sino a trarne il massimo in termini di impegno, entusiasmo ed abnegazione senza però mai concedersi completamente. La Old Lady si ama ma non è possibile esserne riamati, in quanto, essendo eterna, sopravvive a tutti coloro che l’hanno amata, che inesorabilmente passano, mentre Lei resta, sempre bellissima ed uguale a se stessa, irraggiungibile.

Purtroppo, il buon Cointer, nonostante un’assidua frequentazione pluriennale con la squadra in questione, non riesce a carpirne il segreto dell’immortalità e tenta in ogni modo di andare oltre, di rendersi indispensabile. Analogamente a Charlotte con il Werther, la Old Lady asseconda, sino ad un certo punto, gli istinti di Cointer. Lo accoglie in società, si affeziona e riesce anche a superare lo sgomento, quando scopre che la folta capigliatura del Cointer in realtà altro non è che un parrucchino.

E così, analogamente a quanto accaduto a Werther, Andonio Cointer intreccia una fitta corrispondenza con l’amico anziano Joseph Marotten (alias Wilhelm nel romanzo di Goethe e ora maggiordomo per un lungo periodo nella Real Casa della Old Lady) descrivendogli tutti i dettagli del grande tormento di essere diventato prima il capitano e poi il condottiero della squadra adorata senza che ciò abbia mai mutato il senso del loro rapporto. La loro relazione si mantiene all’insegna di un rapporto professionale, destinato, prima o poi, a cessare. Ma Andonio più frequenta la Old Lady, più è sconvolto dall’amore e sprofonda sempre più nell’abbattimento per non averla per sé per sempre.

Fortunatamente, rispetto al romanzo di Goethe, dove l’epilogo è cruento, la parte finale del romanzo di prossima pubblicazione di Antonio Conte sembra essere improntato alla riscossa e alla rinascita, pur essendo inevitabilmente presenti i segni di un amore che non si può dimenticare.

Infatti, sconvolto dalla presa d’atto che il suo è un amore impossibile, Andonio Cointer abbandona improvvisamente al suo destino la squadra osannata, dopo averla annualmente agghindata di monili e scompare per un lustro dall’orizzonte della Sua amata che, nel frattempo, aveva trovato in Max Cheerful un nuovo spasimante, in tutto e per tutto diverso da Andonio: tanto Andonio è passionale e sognatore, quanto Max è razionale, posato e ironico.

Su indicazione dell’amico Marotten, il non più giovane Andonio Cointer viene richiamato in Italia con una proposta allettante: diventare l’indiscusso condottiero di colei, conosciuta come la Beneamata, destinata a ridiventare la rivale per eccellenza della Old Lady. Andonio Cointer, accecato dalla gelosia nei confronti della OLd Lady (che nel frattempo aveva salutato il buon Max per intraprendere una relazione con un anziano giullare toscano, di origini napoletane), accetta per 12 milioni (annui) di buoni motivi di condurre all’altare l’eterna rivale della Sua, ora odiata, Old Lady

Non appena impalmata la Beneamata, Andonio Cointer – evidentemente non ancora completamente convinto della scelta fatta e ancora frustrato dal vecchio amore, non corrisposto – si produce in una serie di manifestazioni francamente disgustose: accuse nei confronti della famiglia della Beneamata, colpevole di non aver dato alla stessa una dote finanziaria adeguata per competere con la Old Lady; liti con i giornalisti, rei di aver dato spazio al dileggio per il mitico condottiero; inopinate esclusioni nella fase eliminatoria al “Gran Ballo d’Europa” dell’eterna rivale; espressioni verbali all’insegna della scortesia, condite inoltre da rigurgiti gutturali.

Infine, ultimo ma non ultimo, vittimismo oltre ogni ragionevole immaginazione, al solo fine di celare il vero, unico obiettivo di Andonio, ovvero di togliere lo scettro di “Più Bella del Reame” alla Old Lady, mistificando tale risultato come miracoloso e solo grazie alle sue arti di inimitabile condottiero.

Il romanzo manca, al momento, dell’ultimo capitolo, che potrà essere ultimato solo dopo giugno 2020 e che si compone di un identico finale, che potrà essere però preceduto da due eventi diversi: la narrazione dell’impresa della Beneamata, che, in un caso, è riuscita nell’intento di togliere lo scettro alla rivale Old Lady o, nell’altro caso, è stata, pur perdendo, in grado di competere sino all’ultimo con la stessa. In entrambi i casi, sarà però descritto in dettaglio il processo di beatificazione di Andonio Cointer, artefice, in ogni caso, della rinascita della Beneamata.

E’ previsto che la presentazione del romanzo di Antonio Conte interverrà a luglio 2020 presso la sede della FC Internazionale. In tale occasione, tutti i presenti, che avranno il coraggio di acquistare il libro, riceveranno una copia dello stesso autografata da Antonio Conte (con una ics istoriata di colore neroazzurro), una ciocca originale dei vari parrucchini utilizzati in questi anni dal tecnico leccese ed un interessante set di istruzioni per naturalizzare le generalità del passaporto (nel caso specifico da Andonio Cointer ad Antonio Conte) utilizzato presso gli uffici della Beneamata, diventata sede secondaria della Questura di Milano dai tempi di Massimo Moratti.