Al termine della partita vinta contro il Manchester City che avvicina il suo Chelsea alla vittoria della Premier League Antonio Conte ha rilasciato a Sky Sport importanti dichiarazioni in merito al proprio futuro:”Ora lottiamo a denti stetti per centrare qualcosa di inaspettato, poi cercheremo di costruire qualcosa di importante per la prossima stagione”. Tradotto:”Il prossimo anno resto al Chelsea”. Con queste parole, l’ex c.t. azzurro ha respinto il corteggiamento nerazzurro, e, per l’Inter questa scelta non è affatto un male, tutt’altro perché, il leccese, pur essendo un tecnico vincente – come testimoniano i tre Scudetti consecutivi e le due Supercoppe Italiane conquistati quando allenava la Juventus – e determinante – grazie al suo lavoro i giocatori crescono e migliorano sia sul piano mentale che dal punto di vista tecnico/tattico non è adatto al calcio italiano. Ecco perché. Conte, per attitudine ama operare come un manager all’inglese: ama cioè prendere tutte le decisioni relative alla quotidianità della Società in completa libertà e coordinare il lavoro del suo staff che – nelle sue intenzioni - agisce nelle varie aree dell’azienda. Il fatto che il suo modo di concepire il mestiere non sia adatto al calcio italiano è testimoniato dalle motivazioni che lo hanno portato ad abbandonare la Juventus al terzo giorno di ritiro: divergenze sulle strategie di rafforzamento della rosa. Pretendeva che Marotta e Paratici acquistassero Cuadrado, giocatore, a quell’epoca di proprietà della Fiorentina, squadra che non aveva nessuna intenzione di rinforzare la rivale di sempre e, al tempo stesso per il cartellino dell’ala colombiana chiedeva cifre fuori portata per le casse bianconere. Conte, essendo un accentratore voleva comandare, decidere tutto mentre, le grandi società italiane sono tali perché basano la propria solidità sull’unità d’intenti, il lavoro di squadra e la collaborazione tra le varie componenti; la crescita d’insieme si ottiene di anno in anno attraverso step mirati e ben precisi. Qualcosa che, per Antonio Conte è inaccettabile visto il carattere sincero, diretto ma allo stesso tempo troppo arrogante che, ad oggi non gli permette di fare il passo per diventare da grande a grandissimo allenatore.