E fu così che l'Inter crollò. 
Dopo 8 successi consecutivi la banda nerazzurra cade nel pantano di Genova e per un brutale scherzo del destino viene punita da due firme d'eccezione: Antonio Candreva e Balde Keita! Proprio i due ex Inter regalano alla Sampdoria un clamoroso successo che nobilita l'eccellente campionato dei blucerchiati di Ranieri mentre per Antonio Conte c'è grossa delusione ed insoddisfazione per la grande occasione sciupata.
Nulla di definitivo sia chiaro, ma nel giorno di Milan-Juventus i nerazzurri potevano: 1) scavalcare il Milan in vetta ed effettuare finalmente il sorpasso in caso di vittoria bianconera. 2) Allungare definitivamente sulla Juve a +12 e tanti saluti a Pirlo in caso di vittoria rossonera. 3) l'ultimo era lo scenario "fantastico": superare il Milan e allungare a +11 sulla Juve in caso di pareggio. 

Ma inutile pensare a tutto ciò, l'Inter come suo solito non ha fatto i conti con un particolare di poco conto: FARE I CONTI CON SE STESSA! Sembra il remake di quel maledetto Inter-Shakhtar, quando il tifo nerazzurro si logorava al pensiero del "biscotto" tra Real e Moenchegladbach, quando alla fine il Real non fece nulla tutto di ciò, ma fu proprio l'Inter ad autoeliminarsi non battendo in casa gli ucraini. Per pensare agli altri si finisce con il "suicidio fai da te", pratica che l'Inter evidentemente ama in quanto la ripete spesso e volentieri. Eppure a Genova l'Inter gioca stranamente bene, sciupa l'impossibile e si imbatte in un Audero demoniaco. Paradossalmente ho visto molte partite dell'Inter giocate peggio ma comunque vinte, ieri il karma ha presentato un conto salatissimo da saldare. Conte se la prende solo ed esclusivamente con la "malasorte" ma sarebbe semplice e non al 100% realistico citare solo la Dea bendata.

Ci sono 4 gravi problemi che ieri hanno trovate conferme preoccupanti nel gruppo nerazzurro. Gli uomini di Conte hanno una foga esagerata che li porta a commettere errori sciocchi in posizioni di campo caldissime. Col Crotone un fallo stupido da rigore di Vidal rimette in carreggiata parzialmente i calabresi e se metto l'espulsione ingiustificata col Real facciamo tombola. Ieri è stato il turno di Barella: il guerriero vero di conte è ineccepibile ma esagera veramente uno sproposito nella sua area di rigore, è suo il fallo sciocco che fa passare la samp in vantaggio su rigore e la storia si ripete: fu lui a spianare la strada al Real a San Siro. Ci vuole calma e sangue freddo, sarà la troppa voglia di vincere o la pressione smodata che il loro allenatore gli mette addosso? 
Il secondo problema è il segreto di pulcinella: NO LUKAKU NO PARTY! Basta che il gigante belga manchi una volta e l'Inter perde la bussola. Questo perché il gioco si basa esclusivamente sulla palla diretta verso di lui, BIG Rom segna, apre corridoi ai compagni, difende palla, fa respirare la squadra e addirittura risulta irrinunciabile anche... Dal dischetto! Infatti quando l'Inter al 10' ha l'occasione del vantaggio dal dischetto, la cestina con Sanchez che tira un penalty obbrobbrioso e indirizza la gara. È possibile che una squadra che ha investito più di 200 milioni dipenda totalmente dal belga? No ma è così! Prego per loro che stia sempre bene, altrimenti sono guai...

Andiamo dietro adesso dove c'è il terzo problema. Un problema inaspettato fino a poco tempo fa ma che adesso si è rivelato con forza: SAMIR HANDANOVIC NON È PIÙ BATMAN! Ormai sono troppi gli errori del portiere nerazzurro, anche ieri sul tiro non irresistibile di Keita si fa impallinare senza repliche, non è più il portiere che ti porta punti ma spesso e volentieri te li toglie. Mentre Milan e Juventus hanno due mostri sacri del ruolo come Donnarumma e Sczesny ​​​​​​, l'Inter si riscopre vulnerabile ed è una brutta sorpresa questa. Davanti a lui individuo il quarto e ultimo problema: LA DIFESA LENTA! Senza un'adeguata protezione del centrocampo e per il modulo aggressivo di Conte, far difendere De Vrij-Bastoni-Skriniar alti equivale a farti del male sul serio. Fortissimi a difendere bassi perché fisicamente spaventosi ma totalmente allo sbando quando l'avversario tenta la palla lunga alle spalle. Basta guardare il gol di Keita e la facilità disarmante con il quale lo sgusciante Darmsgaard lascia sul posto un inerme Bastoni. ​​​​Nessuno dei 3 ha un livello individuale tale da difendere in questa maniera, la velocità manca grosso modo a tutti i centrali. Servirebbe magari un atteggiamento più prudente per evitare di farsi del male davvero. Eppure io sento parlare solo di "sfortuna"...