Il derby di Milano è da sempre una delle partite più attese del calendario da parte dei tifosi e degli addetti ai lavori con una sfida in campo e sugli spalti che spesso regala emozioni indimenticabili. In questa stagione oltre alla supremazia cittadina sembra essere in gioco anche la validità dei nuovi progetti tecnici e societari della famiglia Zhang e del fondo Elliott. I progetti di Conte e Giampaolo sono ancora in fase embrionale, con il primo che lotta per la costruzione di una squadra da vertice e per diventare protagonista in Europa mentre il secondo è alla ricerca di un posto in Champions League sfuggito di mano nella passata stagione proprio per colpa dei cugini. Una sconfitta dunque, nonostante siamo ancora all'inizio del campionato, rischierebbe di mettere in discussione la validità dei due allenatori già finiti nel mirino della critica per via di alcune prestazioni non proprio all'altezza.

In casa Inter il derby sembra arrivare al momento giusto visto il mezzo passo falso contro lo Slavia Praga che, speranza di Conte, dovrebbe provocare una reazione positiva alla squadra. Dopo il gioco a tratti spumeggiante e il netto 4-0 contro il Lecce sono arrivate altre due vittorie conto Cagliari e Udinese figlie però più della determinazione e della qualità superiore della rosa che grazie al bel gioco. Il pareggio con lo Slavia poi, ha accentuato alcuni problemi in fase di gioco con i nerazzurri che per tutta la partita hanno giocato con il freno a mano tirato e mostrato una latitanza di idee alquanto preoccupante. Per continuare il cammino in campionato e riprendere la via maestra Conte è pronto a puntare sulla voglia di rivalsa del gruppo finito nuovamente al centro delle polemiche per via di uno spogliatoio rimasto un po' troppo litigioso nonostante l'addio di alcuni elementi. L'undici anti-Milan dovrebbe prevedere il ritorno della difesa "pesante" formata da Godin, De Vrij e Skriniar davanti ad Handanovic. Dubbi in mezzo al campo su chi affiancare al duo Brozovic-Sensi con Vecino e Barella in lotta per una maglia da titolare: l'uruguaiano appare in vantaggio ma il buon ingresso con tanto di goal in Champions potrebbe aver aumentato le possibilità del cagliaritano. Incertezza anche sulla fascia destra con Candreva che potrebbe lasciare il posto a D'Ambrosio mentre a sinistra spazio ancora una volta al confermatissimo Asamoah. In avanti appare certa la presenza di Lukaku con uno tra Lautaro e Sanchez al suo fianco. Attenzione però alla situazione di Politano, che vista la forma ancora non ottimale del cileno e la prestazione sottotono dell'argentino di martedì sera potrebbe spuntarla per il posto da titolare.

Non vanno certo meglio le cose in casa rossonera, anzi, nonostante i sei punti in tre partite Giampaolo è già finito nel mirino per via della latitanza di gioco (suo marchio di fabbrica), causato dalla difficoltà dei giocatori ad approcciare con il nuovo modulo, e del mancato impiego dei nuovi arrivi che rischia di sbugiardare l'operato della società in sede di mercato. Dopo un'intera estate di lavoro sui principi di gioco da applicare al 4-3-1-2 è bastato il passo falso di Udine alla prima giornata per far vacillare le convinzioni tattiche di Giampaolo e creare così una sorta di panico in quel di Milanello. Le vittorie successive con Brescia e Verona non sono riuscite a diminuire i pregiudizi verso un Milan ancora in difficoltà dal punto di vista del gioco come dimostra la partita contro gli scaligeri dove la squadra di Juric (in inferiorità numerica per gran parte del match) ha dominato dal punto di vista del gioco contro un Milan in palese difficoltà nella gestione del pallone e capace di vincere solo grazie ad un calcio di rigore. A preoccupare Giampaolo e i tifosi del Milan è soprattutto la linea offensiva che fatica nel creare occasioni da goal:nemmeno l'attacco asimmetrico (Paquetà sulla trequarti, Suso largo a destra e Piatek al centro)  visto contro il Verona è riuscito a dare segnali incoraggianti al tecnico rossonero che fatica a far coesistere Suso e Piatek, con il primo che si allarga troppo sulla fascia e il secondo che si lascia ingabbiare facilmente dalle difese avversarie. Anche il ruolo di trequartista poi fatica nel trovare un suo titolare con Suso inadatto e Paquetà che appare ancora lontano dal punto di vista della condizione fisica. Per portare a casa il derby e riportare fiducia in casa Giampaolo punta ancora sul 4-3-1-2 (asimmetrico o meno starà al campo dirlo) con la coppia Musacchio-Romagnoli al centro e Conti (al posto dello squalificato Calabria) e Rodriguez sulle fasce per completare il pacchetto arretrato davanti a Donnarumma. Con Kessie e Calhanoglu confermati come mezz'ali rimangono dubbi sul ruolo di regista tra Biglia (insufficiente la prova di Verona) e lo scalpitante Bennacer. Davanti sicuri Suso e Piatek con uno tra Paquetà e Rebic in completamento del reparto offensivo.

Il derby di Milano è quindi pronto ad andare in scena con protagonisti e filosofie di gioco nuove davanti alla solita grande cornice di pubblico speranzoso di assistere ad una partita vera tra due grandi squadre.