Incredibile ma vero, forse è una cosa troppo avventata, ma già dalle prime luci dell'alba la notizia ha fatto il giro di tutta Italia: Antonio Conte potrebbe essere esonerato in giornata.

Antonio Conte è arrivato all'Inter come il tecnico delle prime volte, quello che arriva e porta a compimento la stagione con lo scudetto, almeno così è stato nelle precedenti due squadre allenate prima di arrivare a Milano; Juventus prima, Chelsea poi. Chi non avrebbe scommesso su uno scudetto dell'Inter, con un tecnico così bravo nel portare a casa il massimo al primo colpo? Come sappiamo Conte è un tecnico al quale piace la velocità, al quale piace sciacciare l'avversario nella propria metà campo per la maggior parte dei novanta minuti, e demolire se può con almeno tre gol a partita. Conte arriva agli albori con l'arrivo alla Juventus nella stagione 2011-2012 dopo esserne stato giocatore per ben 13 anni (1991-2004) dei quali 5 consecutivamente da capitano (1996-2001), per poi chiudere le sue ultime 3 stagioni frastornato da infortuni vari, che ne hanno minato il percorso. Conte torna alla Juventus dopo ben 8 anni, stavolta da tecnico, dove nelle sue precedenti esperienze all'Atalanta 2009-2010 dove subenrano all'esonerato Angelo Gregucci, esordisce come tecnico in Serie A, e lì si scopre il gioco di Conte, quel 4-2-4 che tutti ad oggi accostano al suo nome, come se ne fosse l'inventore in tutto e per tutto. La sua permanenza dura poco, appena tre mesi, e si dimette nel gennaio 2010. Riparte dalla B, con il Siena appena retrocesso, e in una stagione riporta i senesi nella massima serie, ma già da tempo circolavano le voci della chiamata della Juventus, quindi a stagione terminata passa in bianconero. Conte approda in una Juve ancora scossa dalla retrocessione di 5 anni prima, non ha le motivazioni, e proprio il tecnico con acquisti vari e giocatori presenti in rosa, costruisce una macchina da guerra. Conte tra il 2012 e il 2014 vince tre campionati e due supercoppe Italiane, poi un mattino di luglio decide che era arrivato il momento di dire addio, si dice per un acquisto non arrivato (Juan Cuadrado), ma dubitiamo sia solo per quello. Conte infatti decide di accettare la Nazionale Italiana, dove porta sua impronta, ma l'Italia all'Europeo 2016 esce ai rigori contro la Germania ai quarti, dopo aver battuto gli ex campioni del Mondo della Spagna agli ottavi. Conte quindi decide di andare via e si trasferisce al Chelsea, dove puntualmente porta a casa la Premier League, ma per Conte l'annata 2017-2018 coincide con una stagione fallimentare, quindi viene esonerato. Ed ecco che arriva il 2019, quando dopo una battaglia legale vinta contro il Chelsea, reo di non avergli dato una buona uscita adeguada, che Antonio Conte si aspettava dopo l'esonero a contratto in corso, e che lo avrebbe tenuto fuori dal circuito almeno fino a scadenza. Conte risolve la diatriba e si accorda con l'Inter. Tutto sembra presagire ad una stagione ad alto livelli, Conte chiede, Marotta risponde e arrivano Lukaku, Moses, Young, Barella e Sensi, Godìn, Alexìs Sanchez e Biraghi. L'Inter parte come una delle favorite a competere con la Juventus per il campionato Italiano, oltre che ad un grande ritorno in Champions dopo anni bui. L'Inter di Conte, sperimenta e piace fin da subito, anche se manca qualcosa... Conte quando parla del suo centrocampo dice che non si può ambire a tanto con due giovani come Barella e Sensi, vorrebbe qualcosa di più. Ma Beppe Marotta sa che Conte è un tecnico folle, che se non viene accontentato farebbe di tutto per andare via (vedi Juventus), quindi ecco che in gennaio a sorpresa batte la concorrenza di tutti e porta a casa Christian Eriksen, ex stella del Tottenham, che sarebbe divenuto quel perno importante per il centrocampo. L'Inter però in gennaio fa un su e giù inanellando tre pareggi di fila; Atalanta, Lecce e Cagliari, che ne minano la classifica, poi dopo una piccola risalita ecco che la sconfitta con la rivale Lazio per il secondo posto la riporta nello sprofondo. L'Inter è fuori dalla Champions, ma in Europa League sembra avere la marcia giusta per dire la sua, ma proprio in quel momento arriva lo stop al calcio, il Covid-19 imperversa sull'Italia, tuto si ferma. Tre mesi dopo si torna in campo, tante partite da giocare in poco meno di due mesi, questo mette a dura prova tutte le squadre di Serie A, ma l'Inter dopo aver chiuso il pre-Covid con la sconfitta per 3-0 contro la Juventus, parte malissimo, 3-3 con il Sassuolo, poi due vittorie di fila, in trasferta a Parma e la goleada al Brescia, ma qualcosa non va anche con le vittorie, l'Inter fatica anche con le piccole, soprattutto con le piccole, infatti appena tre giorni dopo perde in casa contro il Bologna e chiude con un pareggio contro l'Hellas Verona. Troppo, davvero troppo per la società, la squadra sembra non seguire Conte, e i risultati ne sono la prova, l'Inter si trova al quarto posto, scavalcato anche dalla super-Atalanta, a ben 9 punti dalla Juventus. 

Arriva la mattina del 10 luglio 2020, quando all'alba la notizia fa il giro d'Italia in poco meno di un ora: Antonio Conte potrebbe essere esonerato nella giornata. Tutto sembra così frettoloso, ma questa decisione la società sembra averla presa da tempo, molto prima del Covid-19, ma aveva dato tempo al tecnico, visto che al primo anno almeno che la squadra non sia stratosferica, non gli si può chiedere il mondo. Conte ha davvero fallito? Sì, purtroppo Conte ha fallito, ma non per non aver portato la sua squadra al primo posto in classifica, come molti pensano, visto che la Juventus era sempre la squadra da battere, ma ha fallito perchè da rivale della Juventus è calata a dismisura facendosi sopravanzare prima dalla Lazio e poi dall'Atalanta, portandosi al quarto posto, che nessuno avrebbe mai immaginato potesse occupare. Conte forse, come Lippi anni prima, non è un tecnico da Inter, molti lo avevano già detto molto prima di un suo approdo, tanti addirittura hanno detto che Conte e Marotta non sono all'Inter per fare il bene, ma per rovinare il tutto da dentro, addirittura si parla di distruzione, ma questa è pura fantasia. Conte e Marotta sono due professionisti, non due Gigi Simoni del tempo (pace all'anima sua). Quindi Conte sarà esonerato, forse ci sta facendo l'abitudine, tra l'andarsene da solo o essere esonerato, detto questo l'Inter dovrebbe affidarsi ad un altro tecnico. C'è chi dice che si affiderà all'allenatore della Primavera Armando Madonna, o addirittura ad un clamoroso ritorno di Luciano Spalletti per terminare la stagione, anche se la soluzione potrebbe alla fine essere più la prima che la seconda. Conte fuori dall'Inter sarebbe comunque una catastrofe, visto che la società nerazzurra si troverà a pagare due ingaggi, quello appunto di Conte oltre che a quello ancora in essere di Spalletti, quindi tanto vale tentare di tenere Conte sulla panchina fino al termine della stagione e trovare poi una risoluzione amichevole, cosa che Conte difficimente potrebbe accettare, il Chelsea ne sa qualcosa...