La tanto attesa “sfida Champions” con l’Atalanta di Gasperini si è conclusa con un classico nulla di fatto.
Un epilogo che a Milano conoscono molto bene, visto e considerato che da anni quando è il momento di premere l’acceleratore per agguantarsi all’obiettivo la corazzata nerazzurra stecca clamorosamente; questa sera, davanti agli uomini di Spalletti si trovava la banda di Gasperini, squadra tosta che non rappresenta una semplice “favola sportiva”.
E alla fine è venuto fuori uno 0-0 sterile,  raccontato dalla vittoria della difesa sull’attacco, un classico pareggio all’italiana. Ma tra un San Siro che supera di poco i 60mila spettatori e i passi falsi delle dirette avversarie, si colloca al centro la figura di Mauro Icardi, punzecchiato dalla Curva Nord prima e durante il match. Una decisione forte, quella presa dai massimi  esponenti del tifo interista, che però rischia di rivelarsi deleteria per il proseguo della stagione e volta a non placare le turbolenze avvenute.
Turbolenze che proprio dalle parti di Corso Vittorio Emanuele si sono fatte dense e pericolose, quasi a testimoniare un cambio drastico che verrà azionato durante la prossima estate. Il primo a pagare sarà Luciano Spalletti, ritenuto l’artefice di questi blackout stagionali che hanno accompagnato la squadra nerazzurra e portato a risultati non all’altezza. Non è una novità che il prossimo allenatore dell’Inter, salvo clamorose sorprese, sarà Antonio Conte; la tifoseria del Biscione si divide, soprattutto per il passato juventino dell’ormai ex Chelsea, ma con l’ausilio di Marotta era facile aspettarsi uno scenario del genere.

PRONTO IL PRIMO GIOCO

Se Antonio Conte è ritenuto l’allenatore ideale per far spiccare il volo all’Inter, diversi sostenitori nerazzurri non credono nell’abilità tattica e nel progetto del leccese. Primo su tutti, il suo passato alla Juventus sia come calciatore che come allenatore. Un aspetto da non sottovalutare che potrebbe essere colmato con il classico gioco delle parti, quella vendetta perfetta che aspetta solo di essere servita. Stando infatti alle ultime indiscrezioni, pare infatti che Antonio Conte avrebbe appoggiato l’idea di lasciare andare via Mauro Icardi per andare a costruire una squadra diversa e riuscire forse a coronare il sogno Lukaku, voglioso di abbandonare il Manchester United. Se la matematica non è un’opinione, è sotto gli occhi di tutti che Conte, essendo consapevole del difficile ambiente milanese, punti prima di tutto a conquistarsi la tifoseria condannando l’artefice di tutti i mali virtuali della squadra nerazzurra, Mauro Icardi. 

LA META PERFETTA

Ne conosco gente che sta ancora in viaggio e non si è mai chiesto dove sia la meta” cantava Marco Mengoni qualche anno fa. Antonio Conte invece grazie alle sue ultime esperienze sa benissimo quale sia il luogo della rinascita e la squadra da far tornare al vertice. Dopo aver vinto con una Juventus acerba e con un Chelsea non favorito per alzare la Premier, una cavalcata all’Inter andrebbe definitivamente a spezzare l’egemonia juventina che dura ormai da troppo tempo. Lo sa anche Beppe Marotta, che punta sul suo pupillo voltando le spalle alla vera Inter, quella del passato e probabilmente finita per sempre.

IL RITORNO DI MOURINHO

Chi l’avrebbe mai detto, i due nemici che si sono dati battaglia in Inghilterra, si ritrovano ad ambire alla stessa panchina. Unica variabile è il tempo ormai trascorso, quello che si attenua al ricordo e che è finito per sempre; sì, perché con un Moratti al timone a quest’ora il grande Josè era tornato nella sua casa, quella che lo ha reso invincibile e capitano sotto tutti i punti di vista.
Cambiano le mode, i tempi e soprattutto le proprietà: Suning, per quanto ben se ne dica, non ha ancora dimostrato niente da quando è giunta sul territorio italiano e un rifiuto a Mourinho, se dovesse essere così, non rappresenterebbe di certo un buon inizio per il futuro.
Ma il male è Icardi, ormai è tutta colpa sua...