Ebbe inizio lo scorso 31 maggio la nuova avventura nerazzurra per il tecnico leccese, con la firma su un contratto da circa 12 milioni di euro per 3 anni: vale a dire un investimento complessivo di 36mln€ da parte della società e il presidente Zhang Kangyang. Uno dei tanti, si può dire, perché questo è stato, in casa Inter, un anno di grandi investimenti: 176mln€ spesi in nuovi acquisti (dati transfermarkt.it), e un monte ingaggi incrementato a 139mln€ (dati transfermarkt.it), secondo in Italia soltanto alla Juventus.
Vi erano, dunque, tutti i presupposti per una stagione quantomeno importante, che faceva ben sperare il popolo interista, entusiasta come non lo era da tempo.

Facendo un passo indietro nel tempo, nel ripercorrere la carriera da allenatore di Antonio Conte, è inevitabile capire di essere davanti ad uno dei top mister in circolazione: dal 2005 al 2011 allena Siena, Arezzo, Bari (con il quale vince il campionato di Serie B nella stagione 2008/09) ed Atalanta, per poi fare il salto di qualità arrivando ad una Juventus in fase di ricostruzione e che, grazie per la maggior parte al carisma e la passione del nuovo allenatore, conquista al primo anno lo Scudetto, dopo 8 anni di astinenza e l'incubo Calciopoli, davanti al Milan di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimović.
Resterà in bianconero per 3 anni, vincendo 3 Scudetti e 1 Supercoppa Italiana, per poi lasciare la Vecchia Signora in favore della Nazionale, con la quale disputa un grande Europeo nel 2016, battendo agli ottavi la Spagna campione in carica e uscendo contro la Germania, soltanto ai rigori. Lasciato l'incarico di commissario tecnico, lo stesso anno accetta l'offerta inglese da parte del Chelsea: resta a Londra per 2 anni, vincendo la Premier League al primo anno e la FA Cup al secondo, entrando da subito nel cuore dei Blues.

Al suo primo anno di Inter, si trova, dopo la 30esima giornata, al terzo posto con 64 punti, a -4 dalla Lazio e a -11 dalla Juventus, ma inseguita da un'Atalanta in formissima ad un solo punto. Eliminata dalla Champions ai gironi in favore di Barcellona e Borussia Dortmund e dalla Coppa Italia in semifinale dal Napoli (poi vincitore), ai nerazzurri, ormai distanti dal 1° posto in campionato, sembra restare solo l'opzione Europa League, per non terminare un'altra stagione con "zeru tituli".
Quel che è sicuro è che, indipendentemente dal finale di stagione, la Società, con l'arrivo di Conte, ha voluto dare inizio ad un nuovo capitolo della storia dell'Inter, avviando un progetto che, nelle loro speranze e quelle di tutti i tifosi, possa riportare i nerazzurri ai vertici del calcio mondiale, per tornare a vincere prima in Italia e poi in Europa.