Il 16 Luglio 2014 scrissi la prima parte di questa mia riflessione attendendo ulteriori sviluppi sulla vicenda del vile salentino. Tanti sviluppi non ci sono stati in realtà tranne uno che è stato fatto passare sotto tono, stranamente per un sito che solitamente urla anche dove non v'è alcun bisogno, quasi come si volesse dimenticare questa storia il più in fretta possibile. Io non dimentico però, sono alquanto testardo e determinato nel perseguire ciò che mi sono prefissato. Il giorno 26 su questo sito venne pubblicato un articoletto meglio dire notizia con questo titolo: "Conte dice no: per l'Italia c'è Mancini" in cui si afferma che secondo Longhi di Mediaset Sport Conte ha rifiutato la Nazionale. Dopo questo articoletto, peraltro senza firma, il vuoto, più nulla solo attacchi a Tavecchio, onestamente è come sparare sulla Croce Rossa, e null'altro. Nel mio precedente articolo avevo ipotizzato che Conte avesse lasciato per la Nazionale a sua parziale discolpa ma a quanto sembra così non è stato. Smentita l'opzione Nazionale ne rimangono due, la prima, il mercato come avevo già scritto è inverosimile ed improponibile. La seconda è adesso la sola rimasta in piedi e cioè l'arrivo di quella offerta economica che Conte insegue dal suo primo giorno in bianconero. Chi non ha il prosciutto sugli occhi si ricorda una delle prime interviste di Conte e dovrebbe aver memoria di come egli auspicasse alcune stagioni alla Juve per poi gettarsi sui grandi clubs europei, che pagano fior di milioni. Circolano molte voci da diverse fonti che il vile salentino sia andato via dalla Juve sapendo di averla fatta grossa, perchè questo? Spiego, le stesse voci, plurime, hanno confermato che Conte avesse un pre-contratto con il Milan, per una cifra quasi doppia di quella che percepisce alla Juve, e, cosa importantissima da tenere in mente, non abbia mai ricevuto offerte dalle squadre che lui si aspettava (vedi Manchester, Liverpool, Real, Barcelona, ecc...) quindi la sola offerta buona era del Milan, ma, come ben sappiamo tutti a Milano ci sono 3 teste a pensare (Silvio Barbara e Galliani) e alla fine la ha avuta vinta Inzaghi con un contratto importante e con programmi da portare avanti. Adesso mi chiederete questo cosa c'entra? Moltissimo perchè la Juventus, giustamente, sembra abbia rifiutato la rescissione chiesta da Conte nei tempi che lui desiderava ed abbia rimandato, anche a discapito del mercato e della preparazione, in ogni caso sul mercato Conte ha fatto solo errori grossolani, a tempi in cui si avesse una situazione chiara ed ecco che dopo che Inzaghi è andato al Milan la Juve, stranamente, accetta le dimissioni del tecnico ben sapendo che adesso è fuori dai giochi, e bravo Marotta. A corroborare questa tesi c'è anche il filmato del vile salentino che saluta tutti e scappa, in quel video lui non ha la faccia felice e determinata di chi ha vinto, bensì ha lo sguardo di chi ha appena fatto la stupidaggine della vita. Lui in quel momento sapeva che il Milan era ormai chiuso e non ha offerte dai grandi clubs europei che, avendo visto le figure barbine fatte nelle coppe, han deciso di lasciar perdere, onestamente non ci sono mai state. Ecco che nella mia testa si è fatta strada l'idea che la Juventus e con lei A. Agnelli abbiano escogitato un metodo più sottile per togliersi di torno Conte e le sue continue lamentele, peraltro ingiustificate, che stavano minando un ambiente ottimo. in questo frangente ecco che il rifiuto della Nazionale diventa uno spartiacque e ci delinea chiaramente il perchè Conte si fuggito in questo modo. Lo ha fatto per soldi ecco la ragione vera e la Juve ha fatto benissimo a mettergli i bastoni fra le ruote. Adesso posso terminare questi articoli su Conte sapendo che la definizione: "colui che fece per viltade il gran rifiuto" per lui, calza a pennello. Non credo ci sara mai una terza parte a meno di fatti eccezionali che si evidenzino nel breve. Questi due miei pensieri sono dedicati a tutti coloro che ancora servilmente scodinzolano ai piedi di Conte volutamente ignorando che i successi si devono alla società ed agli uomini, non Conte, che hanno fatto di tutto spendendo il meno possibile, per allestire una squadra che, oltre i tre scudetti, meritava molto di più in Champions, ma li servirebbe un buon allenatore e noi non lo avevamo. Saluti a tutti