Ritorno alla base non felicissimo per i nerazzurri di mister Conte, perché le notizie degli ultimi giorni legate agli infortuni di D'Ambrosio e Sanchez (ai quali si aggiunge anche l' acciaccato Sensi) non possono non suscitare serie preoccupazioni nella testa dei tifosi. 

Se alla fine dell'ottimo mercato estivo, il pelo dell'uovo poteva essere rappresentato da un numero di attaccanti limitato, ecco che a pennello si presenta l'infortunio del cileno, che avrebbe dovuto rappresentare quella scintilla fantasiosa di cui la squadra necessitava, proprio allo scoccare del tour de force alla fine del quale potremmo avere le prime delucidazioni sulle capacità della squadra.

Lukaku, Lautaro e Politano possono da soli sopportare le 7 partite in 21 giorni? 

La risposta in cuor nostro la sappiamo già. Ma noi interisti siamo sognatori, e ci basta poco per immaginare la tanto attesa esplosione del belga magari risultando decisivo nelle due partite contro il BVB, magari già domenica dove l'abbinamento Sassuolo e partita delle 12:30 al solo al pensiero mi fa essere più scaramantico del solito. 

Il mio era però un sogno utopico, aveva come protagonista un giovane napoletano di nome Sebastiano e di cognome Esposito, che mr. Conte ha deciso di tenere in squadra senza farlo partire per il mondiale under 17. E se ai più (me compreso) questa può sembrare una mossa dettata dalla necessità, ai meno (mr. Conte) è una mossa dettata dalle grandi qualità del classe 2002 che (non dimentichiamo) ha retto da solo l'attacco interista durante le amichevoli estive.

E se la ruota di scorta diventasse il diamante di questa nuova Inter?

Sappiamo che gli basterebbe un goal nelle prossime partite per balzare sulla cresta dell'onda (trend che ha investito tante meteore negli ultimi anni) per poi affidarsi alla cura del mister per trasformarlo in qualcosa che all'Inter e agli interisti manca da un bel po' di anni. Il sogno terminava con una domanda...

...se la prova del 9 del mister avesse come risultato Sebastiano Esposito?