Stefano Pioli fino ad una settimana fa autore del miracolo sportivo Milan con una squadra piena di giovani poco conosciuti ed infortuni pesanti di 4-5 titolari.
La società e Maldini hanno deciso di puntare allo scudetto rinforzando la rosa ed alzando l'asticella degli obbiettivi. E' salito il valore della rosa del Milan con gli acquisti di Tomori, Meite e soprattutto Mandzukic e di conseguenza è apparso a tutti l'obbiettivo scudetto che significa anche molta più pressione!
Maldini sembra aver accontentato le richieste del suo tecnico che fino a gennaio non aveva preteso mai niente.
E proprio questi acquisti fatti per il tecnico milanista sembrano averlo messo sotto pressione facendoli perdere la bussola del Milan arrivato a gennaio come primo indiscusso, malgrado i moltissimi infortuni dei titolarissimi, mi spiego meglio: la forza del Milan fino a fine dicembre è stata la compattezza del gruppo e l'identità del suo gioco sempre molto propositivo e basato molto sul possesso palla in fase offensiva condito di passaggi e controlli sempre eccellenti.
Il centrocampo composto da un giocatore di quantità come Kessie ed un altro più regista tipo Bennacer o Tonali in alternativa, una punta forte fisicamente come Ibra, un esterno offensivo molto attaccante come Leao o Rebic ed un altro esterno più centrocampista ma con tanta quantità tipo Salaemakers o Castillejo ed un trequartista molto tecnico come Calhanoglu o Diaz. Il Milan ha sempre rispettato questi principi con in campo questi tipi di giocatori!

Con l'Atalanta la prima mossa tattica fuori dai soliti schemi! Meite trequartista: Pioli ha fatto giocare subito titolare un giocatore appena arrivato, che faceva la tribuna al Torino e che tecnicamente è molto scarso! Infatti sostituito dopo 1 tempo. Pioli per la prima volta ha rinunciato al trequartista tecnico che ti raccorda centrocampo ed attacco e che ti permette di uscire dalla pressione avversaria con la palla a terra saltando 1 o 2 linee avversarie. Ovvio che poi l'Atalanta che pressava alto riusciva a limitare Ibrahimovic, perchè Meite che non sa stoppare la palla bene (e che non è il suo ruolo il trequartista) non riusciva mai a ricevere la palla e puntare la difesa bergamasca permettendo ad Ibra e Leao di avere più spazio. L'Atlanta aveva un uomo in più ed i difensori potevano stare belli alti ed aggressivi su Ibra Leao e Castillejo non facendogli mai entrare in partita. 

Nel derby mi sono bastati 19 minuti per capire che questo giocatore non è tecnicamente adeguato per giocare insieme a Kessie. Errori di passaggi semplicissimi ed appoggi sbagliati ti danno già un quadro tecnico del giocatore, ma più che altro vanno contro i principi del Milan ideato da Pioli che ha sempre visto un centrocampista più fisico ed un altro più regista, ed invece con Meite c'erano due centrocampisti di forza con la differenza che Meite è molto scarso tecnicamente rispetto a Frank. La partita però era cmq giocata benino dal Milan che riportando Diaz e Salaemakers nei loro ruoli riusciva a competere bene ed essere pericoloso.
A mio avviso l'errore di Pioli oltre a quello tattico di avere due centrocampisti di forza è stato quello di mettere fuori Krunic (che non mi piace) : messaggio al gruppo brutto perchè Krunic fino a dicembre ha tirato la carretta del Milan falcidiato da infortuni senza mai creare una polemica e con la Lazio era in campo da titolare.

Abbiamo parlato di un Milan forte del suo gruppo che vinceva soprattutto per lo spirito eccezionale messo in campo da tutti i giocatori della rosa e poi Mr Pioli esclude dagli 11 iniziali un giocatore panchinaro come Krunic ma molto ben inserito nel gruppo, per un nuovo giocatore arrivato solo da una settimana e che faceva anche la tribuna al Torino. 
Voglio precisare che il Milan non ha acquistato un giocatore del calibro di Pogba dove è scontato che giochi titolare ed è anche accettato da tutta la squadra, ma semplicemente di un giocatore che non giocava a Torino e che di sicuro non ha quelle conoscenze sui movimenti, sui compagni, sul gioco di squadra che ha invece Krunic che  da più di 1 anno si allena con Pioli e compagni. Ripeto non dico che Krunic sia un fenomeno ma da allenatore quale sono conosco l'importanza fondamentale del gruppo squadra che è forte anche grazie ai panchinari che si allenano sempre ad intensità alta e motivati perchè sanno che avranno il loro spazio. 
Queste aspetti molto psicologici possono sembrare banali ma un allenatore sa bene che sono molto importanti e quando gli trascuri, rischi di rovinare il gruppo.
La mia perplessità su questa vicenda è nata però dal mercato che hanno fatto per Pioli: fino a gennaio Pioli uomo squadra che lancia i giovani e funziona tutto. Sembra che la filosofia sia quella di inserire solo ragazzi giovani ed i risultati ci sono.
Poi viene acquistato Meite, 27 anni di forza, una richiesta di Pioli in accordo con Maldini che gli compra il centrocampista del Torino di "esperienza" in teoria. Di qui Pioli sembra che abbia voluto proteggere la sua scelta perchè prima Meite trequartista titolare nel match con l'Atalanta (dopo 5 allenamenti) facendo fuori Diaz e snaturando sia la squadra che lo stesso giocatore franco-ivoriano, poi nel derby di Coppa Italia facendo fuori Krunic che come detto prima è molto più inserito dell'ex torino. Il profilo Meitè và in netto contrasto con l'attuale progetto giovani del Milan e per il mio modesto parere se devono essere inseriti profili di esperienza devono essere di qualità superiore alla media e non giocatori mediocri senza prospettiva. Guardate il giovane Tomori voluto fortemente da Maldini che entrando a freddo in una partita difficilissima come il derby riesce ad eseguire una prestazione eccellente. Non credo proprio sia un caso...

Non so se è paura di vincere o la pressione maggiore che si è creata per i 3 acquisti fatti da Maldini ma di sicuro Pioli in queste ultime due partite ha cambiato qualcosa nel suo Milan. La speranza per i tifosi rossoneri è che ritrovi la stessa strada che aveva percorso fino all'arrivo dei tre acquisti altrimenti l'etichetta di non vincente che gli attribuiscono i media rischia di marchiarsi indelebile. 
Pioli chiamato il Normal One è uscito dai suoi  soliti schemi, ha voluto fare qualcosa di più, di diverso, inventando ad esempio Meitè trequartista. Forse è il caso di continuare a fare il Normal One senza inventare niente ma continuando a "normalizzare" quel Milan molto giovane da lui creato e vincente fino ai primi di gennaio.

Ogni allenatore ha le sue caratteristiche ed i suoi ideali di gioco e non può cambiare una squadra ed i suoi principi in poco tempo. Guardate Conte con Eriksen: ha provato ad inserilo ma alla fine ottiene migliori risultati senza.