I tifosi interisti ricorderanno sicuramente il 2013 come un anno disastroso per la loro squadra. Stramaccioni in estate aveva tanto desiderato Antonio Cassano, portato in nerazzurro grazie ad una trattativa di scambio (per Pazzini) con il Milan. "Vedrete  quante ne combinerà Fantantonio" avvertivano i rossoneri. Non ne aveva combinate molte inizialmente, a parte qualche diverbio con i compagni qua e là. 

L'accaduto

Dopo una discreta partenza sono iniziate le sconfitte, di conseguenza la tensione in spogliatoio è aumentata e ha raggiunto il suo picco dopo la sconfitta per 4-1 al Franchi contro i viola. Dopo un allenamento Cassano e Stramaccioni si sono avvicinati per scontrarsi in un acceso dibattito, causato da due divergenti opinioni. Provocazione dopo provocazione i due sono arrivati a mettersi le mani addosso e sono stati separati solo a forza. La stagione finì malamente, con un nono posto che escluse l'Inter dalle coppe europee.

Parla Cassano

Ieri il barese dopo 5 anni ha lanciato una frecciatina all'allenatore , definendolo la peggiore persona che abbia mai conosciuto nel mondo del calcio. "Falso e mi parlava alle spalle. Difficilmente arrivo alle mani con una persona, ma con lui fu giusto raggiungere quel punto"

Risponde Strama

Andrea Stramaccioni ha voluto replicare su La Gazzetta dello Sport raccontanto la sua versione dei fatti: "Non è giusto che la verità venga stravolta. A quella lite assistettero diverse persone. Venni a sapere che Cassano teneva dei comizi con alcuni giocatori e membri dello staff, convinto che io lo avrei mandato via a fine stagione. Spingeva per l'avvento di Mazzarri, che poi fu quello che lo scaricò. Il giorno dopo che seppi tutto, fermai Cassano al termine dell'allenamento; lui negò tutto da falso qual è, gli risposi che non valeva nulla come persona dal momento che io lo avevo voluto all'Inter. Poi la cosa degenerò".

A chi credere

Di certo qualcuno dei due se non entrambi non la racconta giusta, o perlomeno non completamente. Difficile capire chi è meno convincente, certamente l'ex allenatore è stato più esaustivo nella descrizione, mentre Cassano è restato un po' sul vago. Probabile che non si siano capiti in quella circonstanza e che ci sia stata un'incomprensione, che però non è mai stata risolta.