Domenica 21 novembre, con la vittoria in campionato per 3-0 contro il Trentino Volley Rosa, l’Imoco Volley di Conegliano ha scritto una pagina di storia nella realtà pallavolistica, stabilendo il record mondiale di imbattibilità per una squadra femminile di pallavolo.
Con la bellezza di 74 successi consecutivi è stata in grado di eguagliare il record stabilito sette anni fa dalla VakifBank di Istanbul, squadra turca che si è laureata per ben quattro volte nella storia campione d’Europa, e nelle partite successive ha ottenuto altre due vittorie, fissando il record a quota 76. Prima di essere battute al tie-break da Il Bisonte Firenze nella partita disputata il 1°dicembre, Egonu e compagne non perdevano una partita da 720 giorni, per l’esattezza dal 12 dicembre 2019, quando per l’occasione vennero battutute in campionato di serie A1 dalla Wealth Planet Perugia.

In questo periodo di assoluta imbattibilità la squadra trevigiana ha vinto uno Scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane e soprattutto si è laureata per la prima volta nella stagione 2020-21 Campione d’Europa, vittoria arrivata al termine di un emozionante match con le rivali del VakifBank Istanbul e risoltosi solamente al tie-break.
Fondata il 15 marzo 2012, appena due mesi dopo il fallimento per motivi economici della Spes, la storica squadra di Conegliano rimasta attualmente attiva nel settore giovanile, l’Imoco Volley è diventata una delle squadre più forti in questo momento nella pallavolo mondiale. Fin dalla stagione di esordio, la squadra presieduta da Piero Garbellotto, imprenditore nel mondo vinicolo, è stata in grado di far valere le proprie ambizioni che le hanno consentito in nemmeno dieci anni di storia di vincere quattro Campionati Italiani e quattordici titoli complessivi.

La squadra è caratterizzata da un importante potenziale offensivo e da giocatrici dalle indiscusse doti tecniche. La giocatrice che staziona da più tempo in squadra, precisamente dal 2013, è Monica De Gennaro, libero della Nazionale italiana, vincitrice della Coppa del mondo nel 2011 e nell’anno corrente del Campionato Europeo. A formare la rappresentanza di giocatrici italiane dell’Imoco ci sono poi Miriam Sylla, capitana della nazionale italiana e che nella finale degli ultimi Europei vinta contro la Serbia ha segnato il punto decisivo, e poi Paola Egonu, per molti esperti e tifosi considerata la pallavolista più forte in circolazione, acquistata due anni fa dall’Agil Volley Novara, la principale rivale in campionato. Inoltre, nella squadra sono presenti due giovani promesse della pallavolo italiana, Sarah Fahr, classe 2001 e attualmente ferma ai box a causa di un grave infortunio subito al ginocchio, e Loveth Omoruyi, talentuosa schiacciatrice che si è laureata in quest’estate campionessa del mondo con la nazionale italiana Under 20.
Alle giocatrici italiane si aggiungono Kathryn Plummer, schiacciatrice nata e cresciuta negli Stati Uniti, precisamente alla Stanford University, la centrale olandese Robin de Kruijf e Joanna Wolosz, esperta palleggiatrice di origini polacche che si è guadagnata la scorsa estate la conferma con il ruolo di capitano. L’allenatore è invece Daniele Santarelli, marito di Monica De Gennaro, subentrato nel 2017 a Davide Mazzanti, passato alla guida della Nazionale femminile.
L’Imoco disputa le sue partite casalinghe al Palaverde di Treviso, il celebre palazzetto che per vari decenni ha ospitato i successi delle squadre di basket e pallavolo della famiglia Benetton. Dal 2012 il pubblico che sostiene le “panterine” è costantemente uno dei più numerosi della pallavolo italiana, con una media di oltre 4.000 spettatori a partita, provenienti da tutto il Triveneto e incentivati da una politica di coinvolgimento adottata da parte del club che, almeno fino allo scoppio dell’emergenza sanitaria, premiava i gruppi sportivi e le comitive più numerose con prezzi agevolati nei settori più popolari.

Tuttavia, come per tutto il mondo della pallavolo italiana, gli effetti della pandemia hanno prodotto grosse conseguenze dal punto di vista economico per la squadra gialloblù, che con un fatturato annuo che si aggira fra i 3 e i 6 milioni di euro annui, si limita a coprire i costi di gestione ed evitare ulteriori perdite nei bilanci. La chiusura al pubblico dei palazzetti e le aperture a capienza ridotta hanno giocato un ruolo molto importante per le casse del club, ma nonostante ciò non ha risentito della mancanza dei tifosi, il cui ritorno è servito a rientrare almeno nei costi di gestione delle strutture. Il resto dei guadagni lo fanno le quasi 160 aziende che da anni offrono il loro sostegno come sponsor, gran parte delle quali provenienti dal Nord-Est e coinvolte nel mondo del vino e del prosecco in particolare.