A volte, scrivendo e commentando ciò che accade nel calcio, proprio per essere alla portata di tutti, accade di usare termini empirici e forse non corretti in stretta attinenza alla lingua italiana. Il rimarcare l'uso di tali termini e non il contenuto lascia il tempo che trova e credo che anche in epoche medioevali l'essere diretti sia stato apprezzato sempre. Cosa dunque dovremmo dire di alcuni presidenti, la cui arroganza e presunzione mortificano la storia di intere città? Li siamo nella correttezza e nel giusto? oppure difendiamo l'indifendibile ? Bisogna dare voce a quella gente che per seguire la propria squadra compie sacrifici nella speranza di una soddisfazione,almeno una nella vita. Bisogna aver rispetto per questa gente e non raccontare frottole e tentare di chiudere la bocca a chi pone uno specchio porabolico dinnanzi alla realtà. Il falso perbenismo e la punta arrogante di commento, strumento del peggior politico ha solo lo scopo di irridere ma....si ritorce su chi usa simili e piccoli comportamenti. Doverosa questa mia precisazione, specie nei confronti di chi,abituato a Corte, non scende tra i comuni mortali. Grazie per l'ospitalità.