Era il diciassette Novembre del 2017, quando l’Italia calcistica conobbe una delle sue pagine più buie della sua storia.
Con un deludente pareggio senza reti a San Siro contro la Svezia, gli azzurri non furono ammessi alla fase finale dei mondiali in Russia nel 2018. Una serata che resterà nella storia è che aveva catapultato il movimento calcistico italiano nel più profondo abisso. Un fallimento totale della gestione di quella nazionale a partire dall’improbabile presidente della Lega e della Figc Tavecchio, al Ct Ventura che probabilmente non aveva uno spessore umano e un carisma adatto a guidare la nazionale. Dopo quella sera, la nazionale, come una donna tradita, usata, e poi lasciata a bordo di una strada, iniziò a cercare un nuovo amante. Non facile da fare visto le condizioni in cui versava la donna Italia. Coi capelli arruffati, il trucco che colava, le calze strappate e con un tacco rotto. A vederla così non si sarebbe detto che si trattava di una donna che aveva fatto la storia del calcio, e che aveva soltanto bisogno che qualcuno si riprendesse cura di lei. Però in nome dei bei tempi si aspettava che diversi spasimanti avrebbero accolto il suo appello, ricordandosi quanto sia motivo di orgoglio poter portare a braccetto una donna cosi importante e affascinante, invece non andò proprio così.

I primi interpellati per essere i nuovi “compagni” della donna azzurra (Conte e Ancelotti) hanno risposto con un educato ma altrettanto irreprensibile NO GRAZIE!! dimenticando in fretta quanto tutti loro avrebbero dovuto avere, invece,un motto di orgoglio e gratitudine nei suoi confronti. È più semplice accettare le avance di qualche altra, meno importante, ma forse più ricca e probabilmente meno problematica da gestire e aiutare.
Ma in soccorso è arrivato il “Mancio”, tra critiche e battutine, LUI, ha detto “vieni qua bella mia che ci penso io a te e a farti nuovamente bella”

Oggi siamo a Euro 2020 e ci stiamo preparando per un quarto di finale contro il Belgio. 
L’Italia è tornata bella e credibile.

Siamo perfetti? assolutamente no, anzi tutt’altro, ma siamo una squadra con la S maiuscola. Roberto Mancini insieme al suo staff fatto di uomini prima di tutto, è riuscito a creare un gruppo unito, una famiglia, dove ognuno lotta e si sacrifica per il compagno, e già questo è tanta roba. Dove altri hanno visto il niente, lui ha visto dove si poteva arrivare e ha lavorato sodo per questo. Non ci sono discorsi filosofici da fare su tattiche, moduli ecc.. qua c’è solo da provare tanta gratitudine e orgoglio per questo gruppo.

Sicuramente abbiamo delle lacune importanti soprattutto in attacco. Personalmente credo che giocatori come Berardi, Bernardeschi, Belotti, Insigne e Immobile non giocherebbero nella maggior parte delle nazionali partecipanti a questo europeo, infatti l’unico che gioca in top club ( Bernardeschi) è riserva costantemente, mentre gli altri giocano in squadre di seconda fascia. Però c’è da dire che l’impegno c’è, e di questo bisogna renderne merito.
Mancini ha puntato tutto sul gruppo, sull’unione, nel riuscire a inculcare quella voglia di divertirsi di senso di appartenenza alla maglia, che ci sta dando nuovamente delle soddisfazioni. 

Le critiche fanno parte del gioco, ma le critiche inutili fondate sul niente, basate sul voler fare polemica a tutti i costi non servono a nulla, e soprattutto non dovrebbero arrivare a questo gruppo. Il capitale tecnico a disposizione è questo e bisogna essere realisti. Siamo lontani anni luce da altri periodi dove avevamo l’imbarazzo della scelta a livelli tecnici molto alti. Nonostante tutto anche in quei periodi non ci siamo risparmiati certe brutte figure, quindi ora come ora non possiamo non essere consapevoli che ciò che stiamo facendo è tanta roba. 
Comunque andrà, contro il Belgio dovremmo essere grati a Mancio e al suo splendido staff, per l’impegno e per quello che ci stanno facendo vivere in questo europeo. Altre nazionali più attrezzate sono già a casa, e questo non è un dettaglio. 

Forza azzurri, fateci sognare ancora alla faccia anche, e soprattutto, di chi vi ha snobbato.