Sarà perché a dicembre si festeggia il Natale ed entrando in clima natalizio si è tutti un po’ più buoni, che il “Fifa Fair Play Award” viene assegnato in questo periodo?
Probabilmente nel periodo in cui si è tutti più buoni, la Fifa, vuole premiare il giocatore più buono dell’anno. E considerando che il calcio per anni è stato definito uno sport “maschio”, forse per la durezza del gioco, forse perché spesso si gioca nel fango.
Forse negli anni passati questo sport fu associato a qualcosa di così grezzo e duro da non poter essere accostato a qualcosa di femminile. In un gioco fatto da così tanto contatto, sudore, corsa, spesso si assiste a scene su cui è meglio stendere un velo pietoso. A volte i giocatori compiono gesti al limite del regolamento, rischiando di fare davvero male agli avversari e nella storia di questo sport ci sono stati molti contatti di gioco che hanno stroncato carriere intere. Uno su tutti il fallo di Taylor ai danni di Eduardo Silva nel recente 2008.

In tutti i campionati, in quasi ogni partita c’è qualche giocatore che facendo il "furbetto" cerca di ingannare l’arbitro, magari accentuando una caduta in area per “cercare” un rigore… è difficile anche che un giocatore ammetta di aver toccato la palla con le mani in area, o altre volte chi commette fallo in maniera evidente nega il fattaccio, o ancora peggio a volte si assiste a scene che non si vorrebbero vedere tipo insulti razzisti, omofobi e a volte si arriva anche alle mani.
Dicono che l’onestà paghi, è forse per questo che la Fifa ha deciso di creare questo premio, per i giocatori che compiono il gesto più sportivo dell’anno in corso.
Chi di voi avrebbe mai immaginato che un premio del genere potesse vincerlo il “bad boy” Paolo di Canio?
Per chi non lo conoscesse, Paolo è stato un grande campione, spesso criticato sotto molti aspetti, io in primis mi stupii quando 20 anni fa seppi che proprio lui aveva vinto il premio Fair Play, l’onorificenza dedicata al giocatore più onesto d’Europa, col senno di poi credo di essermi messo a ridere conoscendo Paolo per la sua fama da cattivo ragazzo, in fondo se pensi a Paolo Di Canio pensi al capitano della Lazio che fa il saluto romano sotto la curva, poi ti ricordi il premio Fair Play.
Pensai che alla Fifa fossero impazziti…
Quando vidi quelle immagini che fecero il giro del mondo, dovetti ricredermi…
Credo che se fosse successa in Italia una cosa unica come quella, i tifosi, e non solo loro, lo avrebbero crocifisso e arso vivo come una strega nel medioevo…
Non so quanti di voi abbiano visto quelle immagini o si ricordano di cosa fece allora Paolo.
Comunque per farla breve al 90° circa in una partita importantissima in Inghilterra: West Ham - Everton del 16 dicembre 2001 il portiere dell’Everton fece un’uscita kamikaze, per fermare un avversario, riuscendo a fermarlo e rimanendo a terra infortunato con l’arbitro che fece proseguire il gioco, la palla rimbalzava solitaria verso il fallo laterale, quando Sinclair ala del West Ham, che correva verso il pallone, lo intercettò e, con il portiere a terra e la porta sguarnita, crossò al centro un cross perfetto per Paolo, che sorprese tutti con un gesto folle ma di una bellezza indimenticabile… fermò la palla con le mani indicando l’avversario, interruppe il gioco senza segnare la rete della vittoria per la sua squadra.
Non so se i suoi compagni, i tifosi e l’allenatore presero bene quel gesto, ma sta di fatto che Paolo 20 anni fa vinse il Fifa Fair Play Award!

Rimango sorpreso ancora di più perché… dopo 20 anni il premio torna in Italia, ieri 17 dicembre esattamente 1 giorno dopo a quello che successe a Paolo 20 anni fa, la Fifa decide di insignire con il Fifa Fair Play Award un ragazzo di 17 anni, neanche professionista, ma che storia!!!
Non ci sono immagini che documentino l’accaduto, e forse meglio così… ma solo a sentire la notizia mi si è riempito il cuore di gioia. Mattia Agnese, giocatore di 17 anni militante nell’Ospedaletti, una squadra dilettantistica ligure, durante una partita ha salvato la vita ad un avversario. Quando ho sentito la notizia, sono rimasto subito colpito e ho cercato notizie e immagini dell’accaduto in rete, volevo assolutamente documentarmi su chi fosse questo ragazzino, e su come fossero andati i fatti, probabilmente non ci sono immagini a documentarlo oppure sono state rimosse giustamente dalla rete perché, da quel che ho appreso documentandomi, dopo uno scontro spalla a spalla tra Mattia e un avversario, l’altro ragazzo perse conoscenza, smise di respirare ed un eroico Mattia gli fornì le cure di primo soccorso, mettendolo in posizione di salvataggio ed effettuando la respirazione artificiale in campo, gesto che ha permesso all’altro ragazzo di sopravvivere. Qualcosa di stupendo da cui i ragazzi dovrebbero prendere esempio.
In un mondo spesso cattivo, esistono delle persone ordinarie che compiono gesti straordinari!
Che dire di più…
Complimenti grande, piccolo Mattia!