Finalmente il campionato di calcio della stagione 2017/2018 ha decretato il vincitore: la Juventus è campione d'Italia per la 34^ volta, anche se la Società e i suoi tifosi rivendicano anche i due titoli cancellati a seguito dello scandalo noto come "calciopoli".

Per la verità la divergenza poteva avere una certa rilevanza certamente prima che la Squadra torinese azzeccasse l'incredibile serie di ben 7 titoli consecutivi; sette anni fa la Juve aveva 27 scudetti e due stelle sulla maglia (ndr: ogni stella attesta la vittoria di 10 scudetti); per  avvicinare il trentesimo scudetto ben si comprende l'utilità  dei due titoli revocati. Questo per una situazione normale di una squadra normale.

Ma ciò che neppure gli stessi tifosi juventini immaginavano era che da quel momento sarebbe cominciata una serie interminabile di titoli italiani, serie giunta come detto al 7^ scudetto e ovviamente ancora aperta. Non solo, tanto per non farsi mancare nulla, la squadra ha conquistato anche le ultime 4 edizioni della Coppa Italia.

Questi numeri sono davvero impressionanti: siamo davanti ad un record di vittorie che per molti anni sarà impossibile anche solo avvicinare; bisogna risalire al 1930 per trovare la precedente serie record, sempre della Juventus che però si fermò a un... lustro di vittorie.
Anche se le tradizionali avversarie sono così malridotte da non essersi opposte concretamente al predominio bianconero, tranne forse il Napoli in quest'ultima occasione, una serie cosi lunga cozza contro ogni ragionevole supposizione di appagamento. L'abitudine alla vittoria infatti, come qualunque altro vizio o abuso, toglie il gusto e la soddisfazione originarie ed è la principale causa che determina demotivazione da appagamento.

I Bianconeri invece hanno determinato negli avversari un nuovo tipo di demotivazione, la demotivazione del "tanto vince la Juventus"; in realtà la società della famiglia Agnelli ha saputo rinnovare ogni anno la rosa che -pur tra molti oppositori - ha affidato a Max Allegri, che a sua volta aveva avvicendato un numero uno della panchina quale Antonio Conte.
Se andiamo a rileggere la formazione che nel 2012 vinse il primo scudetto della serie, troveremmo solo cinque giocatori ancora presenti oggi: Buffon, Chiellini, Barzagli, Lichtsteiner e Marchisio. 

Grandissimi giocatori come Del Piero, Vucinic, Vidal, Pogba, Anelka, Morata, Lorente, Pirlo, Evra, Giovinco, Tevez prima di arrivare ai giorni nostri con gli Higuain e i Dybala, si sono alternati in questi lunghi 7 anni contribuendo, chi più chi meno alla costruzione di questo Record; ma questo discorso ci porta anche a comprendere l'importanza dell'opera di costruzione e di rinnovamento dei vari Agnelli, Marotta, Paratici, autentici fuoriclasse della dirigenza.

Non resta quindi che restare ammirati e riconoscere alla Juventus quell'ammirazione che si deve alle formazioni che attraversano la Storia ed approdano a Leggenda.

Complimenti Grande Juve.