Nessuno credeva alla mia parola quando dissi "La Lazio non metterà mai in difficoltà la Juventus, in corsa per il nono scudetto di fila. Altro che...".
La Juventus, come volevasi dimostrare anche senza gioco, vince di nuovo, e si trova alla quarta vittoria di fila con 13 gol fatti e 2 subiti, eppure c'è chi ne giudica ancora un gioco che non ha avuto fin dall'inizio del campionato, ma alla fine conta più il gioco o i punti fatti sul campo? Crediamo fortemente che i tre punti contino più di vedere una grandissima partita ma con meno punti. La Juventus mette subito la freccia con Paulo Dybala mettendo subito la partita in discesa, il Torino come Genoa e Bologna in precedenza gioca di ripartenza, affidandosi al solo Belotti, che in campo si è visto come il fantasma dell'opera in Otello, quindi inenistente. Poi Paulo Dybala trasforma un pallone innocuo spazzato dalla difesa in opportunità, servendo Cristiano Ronaldo che accelerando si accentra e imbecca in area il velocissimo Cuadrado che sono una finta rapida supera Lyaco prima e con il diagonale la piazza alle spalle di Sirigu. Tutto sembra portare il risultato al riposo sul 2-0, se non che un'invenzione fa assegnare un rigore inesistente al Torino, quando da regolamento la palla che tocca nel breve prima prima la coscia e poi il braccio. Ma come riaprire una gara chiusa? Rigore e trasformazione del gallo Belotti.
La ripresa però riporta tutti con i piedi in terra, visto che il Torino si apre quel tanto che lascia spazi, dopo un gol in fuorigioco di Verdi, ecco che la Juventus grazie a un Paulo Dybala in giornata si conquistano una punizione dal limeite destro dell'area di rigore, Cristiano Ronaldo che non segna su punizione dai tempi del Real Madrid, la piazza sotto il sette e porta la gara a chiudersi di nuovo. Alla fine lo sfortunato Djidji se la butta dentro da solo, tanto quanto fosse chiusa. La Juventus si conferma senza gioco ma vincente, il Torino non avrebbe potuto far altro che limare i danni, cosa che non è riuscito contro la super potenza bianconera.

La sera porta in campo una Lazio lanciata nella corsa scudetto, ma senza punte, con Immobile e Caicedo squalificati, contro un Milan in ripresa. Tutto sembra comunque portare i capitolini ad essere favoriti, ma una bordata di Chalanoglou mette subito in chiaro la situazione, il Milan non ci sta a fare la comparsa. Dopo un gol annullato ad Ibrahimovic, ecco che arriva il raddoppio su calcio di rigore, Radu si frappone ad un cross nel mezzo con il braccio, manca l'ammonizione, cosa che in Torino-Juve a De Ligt è arrivata subito. Ibraimovic la mette dentro con la partecipazione di una papera di Strakosha, inguardabile nella respinta-non respinta, tanto da buttarsela dentro da solo, che sia il prossimo portiere del Milan? Tanto di questi tempi chi sbaglia sembra un venduto per la maggior parte della gente. Al 60' la partita è finita, quando Ante Rebic sigla lo 0-3 che chiude la gara, ma soprattutto isogni di quel signore seduto in tribuna, che pensava d'impensierire la Juventus con una squadra che al massimo è adatta al quarto posto in classifica.

Alla fine le somme riportano la Juventus a +7, la Juventus nella prossima gara affronterà il Milan al Meazza, senza Mathijs De Ligt e Paulo Dybala, ma se la mancanza della Joya sarà compensata da Gonzalo Higuian, quella del difensore olandese sarà presa da... Daniele Rugani, nella speranza che Ibra non sia in giornata, altrimenti altro che sorci verdi. La Lazio sarà ospite di un Lecce con un piede in Serie B, anche se nella gara di ieri a Sassuolo, la squadra di Liverani non ha demeritato, anzi con un pò di fortuna avrebbe potuto portarsi via quel punto rivitalizzante per la classifica che sembra pian piano delinearsi, anche se tutto è ancora in gioco.

Nel contesto la Juventus conferma che la forza della rosa conta più del gioco in generale, quando puoi contare su giocatori singoli come Cristiano Ronaldo o Paulo Dybala, anche se ala fine per l'ennesima volta Rodrigo Bentancur si conferma la vera arma in più della società bianconera. La Lazio quando manca di certezze, come Ciro Immobile, va in bambola, quindi da qui al termine della stagione, continueremo a vedere queste situazione qualora le certezze in casa Lazio saranno di nuovo come nella serata di ieri. La Juventus al confronto della Lazio può contare di una panchina importante, la Lazio ieri mette un Bobby Adekanye mai sentito nominare. Ieri sera un giornalista ha detto "Certo che se la Lazio vuole combattere per lo scudetto e mette Bobby Adekanye, allora possiamo chiuderla qui".
Come dargli torto?