Il MILAN non gli serve più, è stato tratto quanto era previsto:ora non è più affar suo.Legittimo disfarsene, imprudente farlo ritenendo di essere al cospetto dei suoi adulatori. Sia ben chiaro:il MILAN appartiene a Noi, c'era prima del 1986, con la Sua storia già leggendaria e i Suoi debiti, tutti onorati, ci sarà in futuro. A nessuno è consentito porre mano allo smembramento, operando in modo diametralmente opposto a quanto enunciato. Chi ha il MILAN nel cuore accetta il ridimensionamento, a queste condizioni: 1) Sia affermato esplicitamente; 2) Sia illustrato un progetto, con programma, nomi, date; 3) Sia dettagliato l'introito effettivo tra "svendite", ricavi (champions, campionato, pubblicitari etc.) e la differenza con i "costi", evidenziando gli ingaggi (incluso emerson) ed i termini di scadenza; 4) Sia reso noto che uno degli uomini più ricchi del pianeta, non intende e ne ha facoltà, più interessarsi delle sorti della squadra della quale rimane Presidente, non ripianando queste fantomatiche "perdite". Questa la differenza tra un venditore nato, mai stato tifoso del MILAN, ed un ricco non abilissimo, ma vero innammorato dei suoi pelabrocchi.