Il lavoro che sta facendo Gattuso al Milan è certosino e maniacale. 
Gattuso è un perfezionista. Ha impostato il suo Milan con il 4/3/3. Tra i vari esperimenti che vengono fatti c'è anche il lavoro sulla difesa a 3. Per chi scrive la difesa a 3 e' assolutamente out, come ho già più volte detto, il modulo a 3 dietro non mi convince per niente e non mi piace.

Le alternative al 4/3/3 possono essere il 4/3/1/2 o il 4/2/3/1. Quest'ultimo, come ho già avuto modo di scrivere, è uno dei moduli che secondo me il Milan dovrebbe prendere in considerazione.
Gattuso gioca in questo modo. Palla a terra, movimenti senza palla, giro palla veloce, verticalizzare, essere più imprevedibili, quindi non giocare solo sugli esterni ma anche per vie centrali, essere equilibrati, non troppo sbilanciati, per cui se un terzino si sgancia in avanti per una azione offensiva, l'altro rimane bloccato dietro per non lasciare la difesa troppo scoperta. La squadra deve essere compatta e la manovra deve essere fruibile ma al tempo stesso anche pratica e concreta.
Inoltre Gattuso, ed è una cosa che apprezzo davvero molto e che mi dà fiducia per il futuro, e' uno che non lavora solo per far amalgamare la squadra e il suo gioco, ma anche singolarmente sugli stessi giocatori e sulla loro tecnica individuale, lavorando sulle debolezze tecniche e sui difetti di gioco dei suoi uomini portandoli quindi a migliorare in ciò in cui deficitano.

Questo suo lavorare sulla tecnica individuale, e lo ribadisco, è molto positivo. Tuttavia Gattuso a volte, quando bacchetta un suo calciatore, può apparire un po' troppo severo. Lo fa a fin di bene e sempre per il bene del proprio calciatore ed è disposto anche a 'coccolarli' come ha più volte ha dichiarato, ma alcune critiche che ha rivolto a Bakayoko secondo me sono state un po' troppo eccessive.
Su Bakayoko Gattuso ha dichiarato: 'Bakayoko deve imparare a ricevere palla, la postura e tante piccole cose. Non ha ancora assimilato il nostro concetto di centrocampo". Ha inoltre detto che sta lavorando su di lui per farlo migliorare in tutto questo. È senz'altro apprezzabile,  Bakayoko è forte caratterialmente, lo ha dimostrato nella sua carriera, e sicuramente l'incontro con Gattuso non può che fargli bene proprio perché Rino lavora sulla tecnica individuale, quindi tutti quei difetti di gioco e di tecnica che lui ha verranno sicuramente migliorati e annullati, però forse non era il caso di dichiararlo pubblicamente, anche se forse questo può servire per spronare Bakayoko a migliorarsi, perché il calciatore c'è. È forte e ha ampi margini di miglioramento. Può diventare davvero un calciatore importante. Per me è un calciatore importante. E di alto livello e lo considero un acquisto 'eccezzziunale  veramente', per dirla alla Diego Abatantuono.

Il Milan da un po' di anni ha un problema a centrocampo, nel ruolo di playmaker davanti alla difesa. Il centrocampo del Milan è così composto: Bakayoko, Biglia, Montolivo, Kessiè, Bonaventura, Bertolacci, José Mauri, Laxalt, Halilovic, Torrasi. Più Calhanoglu che può essere considerato centrocampista, ma che presumibilmente verrà schierato sempre attaccante esterno o mezzapunta se si dovesse schierare il trequartista dietro le due punte. 

Il centrocampo mi preoccupa un po', pur rimanendo sempre molto ottimista come sempre sul Milan, e senza voler essere disfattista dopo una sola partita. Biglia ha deluso. Poca lucidità, poca velocità di pensiero e gambe pesanti che non giravano a dovere, in un ruolo quale è quello di regista di centrocampo, che è un ruolo cardine in un centrocampo a 3 per come è impostato il Milan e per il gioco che vuole fare Gattuso con questo modulo.  Ed è quindi lecito avere delle remore.
Se poi ci mettiamo che le alternative di ruolo sono Bertolacci, José Mauri, Montolivo e il giovane Torrasi più Bakayoko, che comunque è un mediano, per cui può ricoprire lo stesso ruolo di Biglia ma non nello stesso modo, è facile comprendere il perché molti tifosi siano titubanti.

Ma chi scrive ha fiducia in Gattuso proprio per questa sua peculiarità, questo suo essere certosino e maniacale nel suo lavoro, nel voler migliorare ora dopo ora. Per cui se Gattuso ha insistito per tenere in rosa Bertolacci e José Mauri avrà avuto le sue valide ragioni. Bertolacci viene da una annata positiva a Genoa, dove è stato reimpostato playmaker davanti alla difesa e ha fatto piuttosto bene. È stato titolare e ha collezionato 30 presenze condite da 1 rete. José Mauri è ancora da scoprire. Argentino, classe 1996, ha passaporto italiano, il Milan lo prese dal Parma dove nella stagione 2014/2015 in Serie A aveva collezionato 33 presenze e 2 reti. È stato in prestito un anno all'Empoli, nella stagione 2016/2017 e ha collezionato 14 presenze senza reti. Nulla di encomiabile.

Piccola curiosità su José Mauri: nel maggio del 2016 ha preso la residenza a Spoltore, un piccolo paesino in provincia di Pescara.  Tornando a noi, dopo Bertolacci e José Mauri ci sono sia Montolivo che Torrasi, ma il primo è da recuperare e rilanciare e il secondo è un giovane da lanciare senza fretta anche se è molto promettente.

Proseguendo un attimo il discorso sul centrocampo del Milan, capisco le preoccupazioni dei tifosi, che sono anche le mie, ma lamentarsi sempre e piangere sul latte versato non serve a nulla.
Bisogna avere fiducia in Gattuso. Il materiale umano che abbiamo a disposizione è questo. Dobbiamo confidare in Gattuso e sulla sua capacità di migliorare ciò che ha a disposizione grazie al suo lavoro certosino fatto anche sulla tecnica individuale degli uomini che ha a disposizione.