Scrivere, avere la possibilità di dire la propria, è una condizione principale di un paese equalitario e democratico.

Però la propria opinione non deve andare contro i principi della fisica, della matematica, perchè sono concetti incontrovertibili. Quindi non ci siamo. È deleterio. E si ha la certezza di fare una pessima figura davanti agli occhi dei lettori. Se non fosse per il fatto che questi ultimi, oramai, sembra siano assefuatti dalla cosiddetta "Prostituzione Intellettuale". Termine coniato dal tanto amato e, odiato Josè Mourinho durante la sua breve, ma intensa militanza nel "Bel Paese". Espressione che non passa mai, è sembra ad ogni anno che passa più che azzeccata.

Ogni giornalista ha tifato per una squadra da piccolo, altrimenti non avrebbe avuto questa passione e intrapreso questa strada.

Ma questo dovrebbe esentare poi, nel futuro, se si ha avuto la bravura e la fortuna di diventare professionisti del mestiere, dal dare giudizi spesso incoerenti e intercambiambili a seconda di come tira il vento. E sono sicuro che non dipenda solo da questo, perchè le sviolinate continuano ad arrivare sempre e, solo per una squadra.

Forse perché è la più seguita, o più probabilmente per l'influenza che questa società determina, o forse anche entrambe. Ma essere lacchè di una sola corrente fa sì poi che per quanti consensi si possano raccogliere da una parte, se ne perdano poi inevitabilmente dall'altra. Venendo tacciati di accuse che però non voglio nemmeno prendere in considerazione.

Mi permetto però di mettere alla vostra cortese attenzione su come in questi giorni si sia scoperto che Ronaldo è l'attaccante più veloce della Serie A, perché corre 34 km/h. Si sottolinea in grassetto "attaccante" per togliere dalla classifica Kostas Manolas. Che di velocità ne raggiunge 36 km/h.

Ma si dimentica poi che quel “cicciottello” di Lukaku, che già prima del suo arrivo a Milano era stato imputato oltre ad essere un divoratore di gol, anche di hamburger. Ma che intraprese la via della fenomenalità, quando la povera Inter stava per essere "beffata". Salvo poi, la povera Inter ha fatto fare la figura dei baccalà a tutti. E la figura barbina a chi ha tentato invano di soffiarglielo. A chi andava e tornava, in un via vai frenetico da quel di Manchester. Bastandogli una conference call, senza neanche scomodarsi dal salotto della propria sede, per concludere l'affare.

Di questo ovviamente se n'è parlato poco, o perlomeno in proporzione nettamente minore di quanto si stava facendo prima. E il buon Romelu Lukaku, era tornato di nuovo ad essere un brocco. Interrogandosi di nuovo sul fatto, se valesse davvero quei soldi. Un giocatore così ingombrante, ma solo di volume, e di peso, ma solo quello della bilancia. Ma che fino a qualche giorno prima lo si stava scambiando con il "futuro pallone d'oro" con il placet generale dell'opinione pubblica.

E' che Conte appena vistolo, al posto di abbracciarlo e di congraturarsi finalmente con lui dopo anni di inseguimenti, "lo ha mandato di corsa! Dal suo nutrizionista di fiducia, per una dieta a base di spinaci e bresaola. Insomma a Milano era arrivato un "sovrappeso". Dando risalto a giornalisti, opinionisti, e chi aveva dall'oltremanica il dente avvelenato col Belga. Quindi chi di certo non poteva dare giudizi, almeno con un briciolo di obiettività. Neanche uno scatto dell'ex Manchester United, dove mostrava ai suoi "haters" una tartaruga addominale che l'italiano medio sogna, a far cambiare il pensiero sul centravanti della nazionale belga. (Nazionale di cui è il maggior marcatore con 49 gol in 82 presenze. Questo è un dato conosciutissimo ma forse nel marasma estivo della trattativa, a qualche giornalista che pensava più ai numeri della sua bilancia, che a quelli sul campo, si sia dimenticato di riportare).

Qualche giorno dopo vengono pubblicati i dati sulle velocità di picco dei calciatori della Serie A. E' quella di un calciatore non comune, anzi. Con una scusa o con un altra è sempre sulle prime pagine dei giornali, tocca i 34 km/h. Viene pubblicata anche quella del cicciotello: 36,7 Km/h. Ma l'attaccante più veloce della Serie A non è lui. con 36 abbondanti, ma l'altro. Ora, siccome le parole sono importanti, e soprattutto i numeri sono inconfutabili. Mi sembra evidente che ci sia qualcosa che non vada. Tutti possono sbagliare. Ma non su questo, non così.

Una spiegazione per questo strafalcione non c'è. Infatti nonostante queste determinate statistiche si continua a far passare in cavalleria la notizia che CR7 corre più veloce di tutti. Ma 34 non sarà mai maggiore di 36.

Questo è il mio pensiero, le mie sensazioni sulla vicenda. Poi a qualcuno ovviamente non piaceranno e saranno ovviamente sbagliate. Ma almeno io sò che 34<36. O sono "due in più sul campo" pure lì?