A dieci giorni dall’affascinante sfida del Wanda metropolitano tra Atletico Madrid e Juventus, cerchiamo di analizzare le condizioni della squadra madridista.

Nella Liga la quadra di Simeone non sta per nulla entusiasmando trovandosi al terzo posto, con 44 punti e distanziata di sette punti dal Barcellona capo classifica. Rimane la miglior difesa della Liga con 17 reti subite contro le 27 del Real Madrid e le 23 del Barcellona ma presenta una notevole sterilità offensiva, essendo andata a segno soltanto 33 volte contro le 40 reti del Real Madrid e i 60 goal del Barcellona. Griezmann è il miglior marcatore con 11 goal (l’attaccante francese ha segnato da solo oltre il 33% dei goal dell’intera squadra), ma oltre al goleador transalpino gli altri giocatori della rosa di Simeone hanno palesato non poche difficoltà ad andare in rete.

Partiamo dallo schieramento di base della squadra allenata dal Cholo Simeone. Il tecnico argentino ama schierare le proprie squadre secondo un classico 4-4-2 che lascia poco spazio allo spettacolo ma che al contempo garantisce molta sostanza. Un tecnico all’”italiana” lo etichetterebbe qualche opinionista ossessionato dal calcio spettacolo.

In porta il titolare è Oblak, ventiseienne portiere sloveno di primo livello che garantisce un ottimo rendimento sia tra i pali che nelle uscite sulle palle alte dall’altro dei suoi 188 centimetri. La linea difensiva rigorosamente a quattro è composta da destra verso sinistra da Arias, Godin, Gimenez ed Hernandez e, come già detto, rappresenta il vero punto di forza della squadra. Santiago Arias, colombiano di Medellin, 27 anni, è un terzino destro puro, con buone capacità di spinta sull’out destro, mentre a sinistra il titolare è Lucas Hernandez, ventiduenne francese con caratteristiche più difensive rispetto al collega di fascia destra, nascendo calcisticamente come difensore centrale. La coppia centrale è formata da Godin e Gimenez, Entrambi uruguaiani, più giovane Gimenez (ventiquattro anni) e più esperto Godin (trentadue anni), molto forti nel gioco aereo (Gimenez è altro 1,85 centimetri e Godin 1,87) e nel dividersi gli spazi in area di rigore. Se proprio si vuole trovare un difetto a questa grandissima copia difensiva si può evidenziare che a causa della loro struttura fisica da corazzieri pagano qualcosa in velocità negli spazi brevi.

Il centrocampo titolare è composto dall’ala destra Angel Correa, esterno d’attacco argentino, brevilineo, molto offensivo, che nel corso della sua carriera è stato schierato anche come seconda punta. Dal lato opposto del centrocampo il titolare è Thomas Lemar, ventitreenne francese di colore, 171 centimetri di rapidità e di fantasia. I due ministri titolari della zona centrale del campo sono lo spagnolo Saul Niguez, nazionale spagnolo dalla buona tecnica e dal fisico imponente e Thomas, mediano del Ghana, 185 centimetri di forza, irruenza e capacità di contrasto.

La coppia d’attacco è formata dal campione del mondo Griezmann, giocatore dalla tecnica sopraffina e dalla sublime visione di gioco e da una vecchia conoscenza del calcio italiano, quell’Alvaro Morata ha lasciato non pochi estimatori di sè nel nostro paese e ancor di più in casa juventina.

In panchina spiccano il terzino sinistro Filipe Luis, esperto difensore esterno brasiliano ex Chelsea, Nikola Kalinic, l’ex centravanti di Fiorentina e Milan e i nazionali spagnoli Vitolo, jolly d’attacco e Rodri, mediano tutta sostanza di centonovantuno centimetri, utilizzato spesso da Simeone a partita in corsa per dare maggior sostanza al centrocampo.

Nell’ultimo turno della Liga i giocatori dell’Atletico sono stati sconfitti in casa propria da un Real Madrid per nulla trascendentale chiudendo la gara con solo il 35% di possesso palla, e la miseria di due tiri nello specchio della porta nell’arco dei novanta minuti di gioco, senza dare mai l’impressione di poter portare a casa un risultato positivo.

Un momento sicuramente non facile per la squadra di Diego Simeone, probabilmente il peggiore da quando è iniziata l’attuale stagione agonistica (quella di domenica è stata la seconda sconfitta consecutiva nella Liga) che lascia buone prospettive alla squadra bianconera per la partita del 20 febbraio prossimo.