1664 giorni, 251 partite, 181 vittorie, 37 pareggi e 33 sconfitte sono numeri di tutto rispetto per l'allenatore della Juventus che, dopo una sconfitta e un pareggio, viene criticato in modo feroce da tifosi e stampa: stiamo parlando di uno dei migliori allentatori a livello europeo!

Sono d'accordo con chi afferma che, con la rosa a disposizione, Allegri debba solo vincere e, anche un minimo passo falso, possa essere l'inzio delle critiche ma, credo che il tecnico livornese stia gestendo, nel migliore dei modi, una macchina perfetta.

A chi critica il gioco, non troppo spumeggiante della Juve, vorrei rispondere che, nel calcio, conta solo vincere e, nella storia, pochi allenatori sono riusciti a combinare bel gioco e molti trofei: il calcio è vincere, fare un goal in più dell'avversario, arrivare primi in ogni competizione: solo così si verrà ricordati, solo così si entra nell'elite del calcio mondiale.

Allegri è un allenatore pratico, diretto, efficace: per adesso, le critiche mi sembrano esagerate anche se, sono dell'idea che, una mancata vittoria della Champions League, obiettivo minimo dichiarato, possa significare l'addio del tecnico livornese e un sostanziale fallimento per la Juventus dopo il mercato faraonico e mediatico dell'utlima stagione.

Attesa, calma e pazienza: a fine stagione si faranno le analisi del caso e, si capirà, se il tecnico di Livorno avrà veramente fallito con una delle squadre più forti nella storia del calcio.