I rapporti tra Icardi ed ambiente nerazzurro non sono stati sempre di coccole e amore. Come dimenticare quanto accaduto a Reggio Emilia, la vicenda della maglia, i rapporti infuocati con la Nord, e poi il libro, la richiesta di lasciare la fascia di capitano. Ma Icardi aveva un mezzo potente per zittire tutti. Il gol. Il suo senso e fiuto per il gol era micidiale. Dico era, perchè si è perso.  Acclamato come un eroe quando raggiunse quota103 gol in SerieA. 93 con la maglia dell'Inter, 10 con quella della Samp.  Diventando a 25 anni il sesto giocatore più giovane a raggiungere quota 100. No, non è andato in pensione, come si potrebbe ironicamente pensare. Ma è sicuramente in crisi in questa stagione. Rapporti non chiari con l'Inter, gestiti mediaticamente, botta e risposta, tira e molla, con tifosi spiazzati, delusi, incazzati e tanti comunque sempre dalla parte di Icardi. Ma dire che non esiste un caso Icardi, è non vero. Perchè se non è un caso questo, allora cosa deve esserlo? 

Il suo valore di mercato intorno ai 100 milioni di euro rischia di calare a causa di queste prestazioni. La stupida inventata concorrenza con Martinez non ha senso. L'unica cosa che ha senso è domandarsi se ha senso continuare a puntare su Icardi, non perchè oggi non segna, i ragazzi in difficoltà vanno sempre sostenuti, ma per tutto il contesto o, invece, ha più senso essere onesti, dichiarare il rapporto finito, chiudere la stagione con l'Inter in modo professionale e da professionista come Icardi sa esserlo, e prendere contatti con chi vorrebbe comprarlo per la prossima stagione. Sempre che ci sia effettivamente qualche società disposta a spendere per Icardi.