Settembre. Mese di rientri al lavoro, di esodi verso le città. Ma soprattutto chiusura Calciomercato.
Anche quest'anno una sessione intersa, ricca di colpi, poiché alcuni top club dovevano rinforzarsi per inseguire la finale di di Instabul e chi doveva "semplicemente" sistemare e limare alcuni reparti. Rimanendo tra i confini italici sicuramente le squadre che si sono mosse meglio sono Inter e la Juve, oltre che il Napoli. 

Sotto l'ombra della Madonnina è arrivato il sergente Antonio, che dovrà continuare il buon lavoro iniziato da Spalletti, ma con una prerogativa ben precisa: stoppare il dominio Juve. Ormai sono 9 anni che manca il tricolore a Milano, e nonostante ciò, i tifosi hanno mantenuto una percentuale di presenze allo stadio altissima. Senza mai perdere l'entusiasmo, chapeau.

Top gli acquisti, meno le cessioni; si dovevano liberare delle spine che davano fastidio, che facevano rumore: Icardi, Nainggolan, Perisic e Joao Mario. Però ricordo, che sono andati via in prestito e che, la prossima estate potrebbero varcare, di nuovo, il cancello di Appiano Gentile. Regina del mercato.

Il Napoli ha cercato di cambiare il meno possibile, su feedback di Ancelotti, anche perché le testimonianze di Milan e Inter di questi anni insegnano. Il materiale c'è, vedremo se sarà applicato. Diventare grandi.

Per la la lotta al 4° posto vedo bene la Lazio, che ha tenuto i top player, Immobile, Milinkovic e Acerbi e aggiunto ottimi calciatori come Lazzari e Vavro e occhio alla sorpresa Jony, arrivato dal Malaga. Il Milan è incognita: presi vari giovani a cui servirà tempo e pazienza per ritagliarsi spazio. La fatica maggiore è stato tenere Donnarumma e Romagnoli. Lotta al potere.

​​​​​​Veniamo alla Juve: bisogna fare una media tra la campagna acquisti e quella cessioni: a quella degli acquisti di un 8 a quella del cessioni 4. Sono approdati sotto l'ombra della Mole De Ligt, desiderato da mezza Europa, il Golden Boy voluto e bramato da Paratici e staff; Rabiot e Ramsey, entrambi a costo 0, si vedrà come si incastreranno nel meccanismo del gioco di Sarri. Senza dimenticare Danilo, con approdo di Cancelo al Manchester City e Demiral, nota lieta e inaspettata della pre-season. Applausi per Fabio.

L'altro lato della medaglia: Dybala venduto 2 volte, rimane con un'incognita sul ruolo. Provato falso nueve, non piace a Ronaldo, sarà un problema difficilmente risolvibile a meno che Sarri riveda i suoi schemi; Higuain, dato per partente appena arrivato, pardon ritornato a Torino, dal Chelsea, con una Europa League in più nel bagagliaio e tanta voglia di dimostrare di valere ancora il prezzo di mister 36 gol. Mandzukic, probabilmente il primo partente, già a Gennaio, dopo che ha rifiutato tutto quello che si poteva rifiutare; Khedira e Matuidi, dati partenti, si sono riappropriati nel loro posto, con buona pace per Emre Can e Bentancur. Infine Rugani che si è ripreso, soprattutto grazie alla disgrazia di Chiellini, si è ripreso un posto dibrilievo, nella speranza, di tutti, possa far rimpiangere il meno possibile Chiellini. Venduti  Kean, Spinazzola e Pellegrini, per motivi economici, esigenze di mercato, calciatori "facili da vendere". Mercato canaglia e forza King Kong!!!

Ora come ora nessuno vuole lasciare la Juve, poiché vive un momento economico, sportivo e sociale fruttuoso, e si sa, che se stai bene in un luogo anche la menta ne riceve beneficio, vedi le scelte di Bonucci e Buffon, di ritornare sui propri passi. Sarri, il quale dovremmo rivedere in panchina a Firenze, dovrà essere un bravo amministratore di condominio, saper gestire un gruppo di persone, con i loro pensieri e umori, non sempre condivisi da tutti, facendo sì che non si siano spifferi, che non trapassi niente all'esterno.
Solo il tempo ci dirà se avere 2 squadre titolari porterà vantaggi o svantaggi, per ora Stay Hungry Stay Foolish.