Alle 11:40 di questa mattina la Federcalcio spagnola ha reso noto l'esonero dell'ormai ex c.t. della Nazionale Julen Lopetegui. Quest'ultimo ha accettato di firmare un contratto dopo il Mondiale con il Real Madrid, che cerca un nuovo allenatore dopo le dimissioni di Zidane. Il fatto che Lopetegui abbia reso pubblica la sua volontà di lavorare nei Blancos non è stata vista di buon occhio dal presidente federale spagnolo Angel Villar, che ha subito optato per il licenziamento immediato del c.t.

Questo gesto compiuto da Villar è più di un rischio, che rende vulnerabile una squadra che di punti deboli ne aveva ben pochi. Fino a poche ore fa la Spagna era fra le favorite: adesso se dovesse riuscire ad arrivare ai quarti o alle semifinali diventerebbe una sorpresa. Non dico che, senza l'allenatore che li ha preparati fin'ora, i giocatori non siano in grado di arrivare in fondo, ma comunque è un avvenimento che condiziona molto la squadra. Come sappiamo, la Spagna ha giocatori con grandi qualità, ma un fatto del genere ha un impatto psicologico forte sui giocatori, che dovranno andare in campo con qualcuno di diverso da colui che hanno avuto negli ultimi due anni, per lo più sapendolo due giorni prima della gara d'esordio.

I probabili sostituti dovranno essere (e sono) delle soluzioni interne. I tre candidati per la "promozione" sono il direttore tecnico della squadra Fernando Hierro, il c.t. dell'Under 21 Albert Celades e il secondo dell'ex c.t. Pablo Sanz. Sono lo opzioni migliori perché sono quelli che sono stati più vicini a Lopetegui e che conoscono bene il lavoro che ha fatto e possono continuarlo in qualche modo. Oramai quello che è fatto è fatto, e questo significa che da grande favorita la Roja diventa una delle possibili sorprese che raggiungerebbero un grande traguardo anche se dovessero fermarsi solo ai quarti.