Leggo ancora oggi che c'è chi, specie tra i nerazzurri, continua a fare ironie sulle uscite a parametro zero del Milan. Una sorta di analfabetismo funzionale che affligge ahimè anche larga parte dei media, che pur di dire/scrivere qualcosa è pronta a raccontare una realtà distopica. Si parte infatti da un dato, assolutamente immaginario, che il valore di Donnarumma e Calhanoglu si attestasse oltre i 100 milioni. Mirabelli, autore di questi due "colpi" di mercato non ha dubbi in proposito. Peccato che manchi innanzitutto la controprova ma soprattutto che questo valore si sarebbe azzerato, qualora il Milan avesse accettato di accontentare i giocatori.

Donnarumma: il suo procuratore chiedeva un contratto a 12 milioni l'anno, per 2 anni, con la possibilità di andarsene più o meno quando voleva. Ora pur ammettendo uno "sconto" a 10 milioni e pur immaginando di abbattere le clausole e prolungare il contratto per 5 anni, quale grande club avrebbe davvero fatto un'offerta più importante dovendo sostenere anche il supposto costo del cartellino? Siete sicuri che il PSG avrebbe offerto 70 milioni al Milan e 12 al procuratore. Per un portiere? Aggiungo anche uno che ha tutto da dimostrare e che ad essere sincero, non mi sembra sia stato ineccepibile contro l'Austria.

Calhanoglu: qui la questione è ancora più semplice: non c'erano offerte. Nemmeno a parametro zero. Complice una stagione di luci e ombre e un Europeo di sole ombre, nessuno a parte un fantomatico club arabo aveva bussato alla porta del Turco. La sua fortuna deriva dalla sfortuna di Eriksenn che ha costretto i nerazzurri a trovare una riserva "low-cost". D'altra parte è praticamente certo che rinnovando a 5 milioni l'anno, uno come lui, con annesso costo del cartellino, sarebbe rimasto sul groppone a Milanello, fino alla prossima scadenza di contratto.

La vera controprova che manca quindi è se il Milan sia meno forte senza i due in questione e se la loro partenza pregiudica il prossimo campionato e Champions League. La mia opinione è che per il momento non sia cambiato proprio niente in termini assoluti e che la situazione non possa fare altro, almeno in avanti, che migliorare.