Due anni fa la Juventus acquistò a furor di popolo un giocatore che aveva segnato 36 gol in 35 partite.
Trasformato da Allegri in un centravanti di manovra e di sponda alla Kenneth Anderson, Higuain è stato comunque capace di segnare 1 gol ogni 2 partite, risultando spesso decisivo nei momenti fondamentali del campionato.
Si dice che l'acquisto di Ronaldo, giocatore eccezionale, renda inevitabile il sacrificio del centravanti argentino, peraltro reduce da un pessimo mondiale: non tanto per il costo del cartellino (100 milioni divisi in 2 annualità da 50), quanto per la necessità di ridurre il monte ingaggi, pesantemente condizionato dal faraonico emolumento del portoghese.

Sarà, ma il ragionamento non torna.
Atteso che Mandzukic e Douglas Costa sembrano inamovibili, che Cuadrado è reduce da un ottimo mondiale, che Bernardeschi non ha mercato, l'uomo in più nello scacchiere offensivo non sembra essere Higuain, spesso decisivo, quanto l’evanescente Dybala.
Purtroppo il bluff mondiale del nuovo fenomeno social argentino è stato, se possibile, ancor più fragoroso di quello del compagno di reparto e dunque difficilmente si troverà qualcuno disposto a versare una cifra congrua per il suo acquisto. L’ingaggio annuale percepito da Dybla, infatti, è all’incirca pari a quello di Higuain: sorprendente, direte?
No, purtroppo no, perché al primo barlume di valore internazionale, Dybala è stato bravissimo a battere cassa, chiedendo un ingaggio da super top player fuori da ogni riscontro nella realtà. Causando molti malumori nello spogliatoio e costringendo addirittura Allegri a prendere posizione in sua difesa, salvo poi ricredersi e tenerlo in panchina spesso nell’ultima stagione.
Vendere Dybala a 80-90 milioni significherebbe liberare la squadra da un equivoco tattico ormai insopportabile, visto il contributo minimo dato nell’ultima stagione.
Solo sulle punizioni Dybala ha avuto un rendimento accettabile, ma con Pjanic e Ronaldo in rosa non sarebbe un problema (anzi) sostituirlo. Rinunciando poi a qualche ammirevole comprimario (Sturaro, Pjaca) si potrebbe fare a meno di cedere due ottimi difensori in prospettiva (Rugani o addirittura Caldara, come sciaguratamente si sente dire) e svecchiare una difesa incomprensibilmente ancora incentrata su Chiellini, Barzagli e l’incompiuto Benatia, che ha dimostrato nella scorsa stagione tutti i suoi limiti di concentrazione. Se proprio dovesse partire anche Higuain, potrebbe tornare anche Morata.
Aggiungendo l’incognita di due portieri che devono dimostrare il loro valore, sembra purtroppo che la campagna trasferimenti della Juventus sia una volta di più incentrata sulla sciagurata tendenza di Allegri a smontare e rimontare le squadre, anche e soprattutto per accontentare la società nella caccia alle plusvalenze. Con ciò dimostrando di non aver capito nulla dalle poche sconfitte degli anni scorsi: in Europa vince la continuità, non la novità.

Speriamo davvero che i grandi maghi del mercato juventino non riescano nel difficile obiettivo di indebolire una squadra che acquista Cristiano Ronaldo.