Ultima delle scoperte è quella di Kessié che non rende e getta la spugna. Lo definivo un mezzo bidone un anno fa quando la maggioranza blaterava sulla sua possanza fisica, dimenticandosi completamente del fatto che ha due betoniere al posto dei piedi, è un presuntuoso e nemmeno dotato di un buon carattere. Tradotto: prima ce ne liberiamo, meglio è.

Purtroppo questo vale per un numero preoccupante di giocatori in rosa (se fossi nel mondo dei sogni non terrei nessuno); ciononostante ancora oggi le pagine web sono piene di esperti che si grattano la crapa chiedendosi come mai l’attacco non segna, il centrocampo fa ridere i polli e anche in difesa Romagnoli ha dimostrato di essere tutto fuorché l’erede di Nesta.

Queste stucchevoli disquisizioni che a volte si protraggono per pagine intere, partono da presupposti sbagliati (involuzione di Piatek o Kessié), quando la prima risposta sta nel fatto che un giocatore quando è mediocre non può subire un downgrade: è scarso e basta; ha semplicemente goduto di una manciata di partite in cui sembrava un buon profilo perché razzolava in mezzo al nulla; il rientro nella mediocrità era solo questione di tempo.
Molti si ricorderanno Colombo, oppure Pancaro: non erano sicuramente due cursori di livello internazionale, ma le loro stagioni al Milan rimangono leggendarie perché insieme a loro giocava una vera squadra, prima ancora di un gruppo irripetibile di fuoriclasse.

Ecco perché arrabbiarsi con Suso è inutile: giostra in un metro quadro da quando giocava a biglie sulle spiagge di Cadiz e noi ci inc...?
Ce la prendiamo con Calabria e va bene perché ha tirato fuori dai gangheri mezzo calendario, però vorrei vedere voi: vi tirano giù dal seggiolone e vi catapultano titolari a San Siro contro l’Inter!

Gli errori mercantili non solo sono evidenti, ma ripetuti negli anni e non si può cavare oro da una miniera di sale.
Notavo all’inizio delle ultime partite, a formazioni schierate con la quaterna arbitrale, l’incredibile differenza di stazza tra i nostri e gli altri! Possibile che nessuno in 10 anni di mercato delle caciotte si sia mai reso conto che incamerava nanetti di un metro e settanta per sessantotto chili in un calcio fatto di gladiatori?

Quando e se ci sarà qualcuno che avrà veri poteri decisionali, oltre che un budget adeguato e un’esperienza comprovata, tra i mille aspetti dovrà porsi molte domande prima di comprare.