I cambiamenti non sempre piacciono. A volte vengono rigettati come se fossero letteralmente incompatibili con il sistema. Altre, invece, vengono assorbiti come se fossero stati da sempre parte integrante.
D’altronde, lo diceva Durkheim, inserendo la parolina magica dell’”integrazione”, simile a quella che oggi noi chiamiamo “equilibrio”.
E, a questo status di cangiamento, sembra andarci la nuova Champions League, che, dal 2024, dovrebbe cambiare decisamente modus operandi. Non avrà più la veste dei gironi, ma rinnoverà il suo abito, diventando sempre più elegante per le grandi serate. Stando a quanto dice l’Équipe, il progetto dovrebbe essere approvato a marzo prossimo dal Comitato Esecutivo Uefa.

Ma come cambierà?
Più squadre, più partite
Il numero di squadre attuale è 32. Dal 2024, la Champions aprirebbe le porte a 36 squadre. Quattro in più. Il nodo è comprendere come queste vengano distribuite. Sono state ipotizzate varie proposte che vedremo più avanti, ma ancora nulla di deciso.
Comunque, da 32 a 36 squadre, incrementando notevolmente anche il numero di partite: da 125 a 225.

Sarà un mini-campionato

Dimentichiamoci i gironi. La nuova Champions League si rinnoverà completamente, a partire da questa formula. A sostituirla, ci penserà il nuovo format: un mini-campionato a classifica unica.
Non più 8 gruppi da 4 squadre. Tutte le 36 si interfacceranno in una mega-classifica. Una classifica utile per avvisarle del loro destino.

Come funziona l’accesso agli ottavi?

La modalità a cui siamo abituati è conosciuta a tutti: le prime due del girone si qualificano agli ottavi di finale; la terza scende ai sedicesimi di Europa League; e infine, l’ultima, è esclusa da tutte le competizioni europee. Dimentichiamoci tutto questo.
Facendo scomparire i gironi e utilizzando una classifica unica, le prime 8 squadre si qualificano direttamente agli ottavi. Rovesciando la classifica, le ultime 8, non retrocedono in UEL, ma saranno escluse da tutto. Insomma, non ci sarà nessuna concessione per quelle che chiudono la fila. Le squadre di mezzo, invece, – precisamente quelle che vanno dal 9° al 24° postosi scontreranno in stile playoff (presumibilmente andata e ritorno), per scegliere le successive 8 che andranno a sfidare le altre giù qualificate.
L’idea rimane andata e ritorno per la fase ad eliminazione, ma non si escludono le ipotesi delle “final eight e “final four”. La stessa assaporata la scorsa estate.

Come funzionano le partite di qualificazione?

Tutte le squadre non potranno mai affrontarsi. Anche se prende le sembianze di un mini-campionato, il nuovo formato della Champions League prevede soltanto andata nella fase di qualificazione, senza più il ritorno che conosciamo in quella attuale.
E quindi, come si affronteranno le squadre? Come verrà stilato il calendario di ognuna?
Bisogna sapere che le 36 squadre partecipanti saranno divise in 4 fasce: 9 squadre nella prima fascia; altre 9 nella seconda; stesso numero per la terza; e, infine, stessa cosa per l’ultima. Insomma, 9 squadre per ogni fascia. Ogni squadra della prima fascia affronterà:

  • due squadre della prima fascia;
  • tre squadre della seconda;
  • tre della terza;
  • due della quarta.

Arrivando in totale a 10 partite.

Come verranno aggregate le 4 squadre in più? Ecco le proposte

  • un posto va alla quarta del quinto campionato del ranking Uefa (attualmente è la Ligue 1);
  • un altro posto va a chi vince il campionato di riferimento, eliminando così i playoff di qualificazione. Questo perché, in alcuni campionati, chi vince il titolo si qualifica ai preliminari e non direttamente alla fase ai gironi. In questo modo, avrebbe il pass diretto. Il campionato a cui verrebbe garantito tale privilegio, andrà in base al ranking Uefa;
  • gli ultimi due posti, verrebbero garantiti alle due squadre con il miglior ranking Uefa, ma non qualificate in Champions League. Esempio: se Real Madrid e Bayern Monaco dovessero qualificarsi in Europa League, avrebbero questa sorta di pass dettato dal loro ranking.

Un’altra ipotesi remota è quella di garantire la qualificazione alla quinta del campionato. Questo varrebbe per tutti e 4 i top campionati europei.

Più partite, più introiti e più giorni da incastrare

Con questa modalità, la nuova Champions League aumenterebbe le proprie gare dell’80%. Come scritto prima, da 125 (attuali) alle 225 future. Ma bisogna tenere in considerazione le varie modalità, perché se venissero confermate le final eight o le final four, le partire si ridurrebbero rispettivamente di 14 (211) o 6 (219).
Un incremento del genere porterebbe l’assunzione di un giorno in più: il giovedì, oltre ai soliti martedì e mercoledì.
Stando alla Gazzetta dello Sport, il fatturato della competizione salirebbe da 3.2 a 4 miliardi di euro. In crescita sì, ma non in maniera esponenziale, data la situazione economica in flessione legata alla pandemia.

Il paradosso dei campionati

La scelta di creare una Champions League nuova, più competitiva, meno scontata e più avvincente, ricade anche sull’allontanamento della Superlega. Quest’ultima, ha ricevuto un “no” secco da parte della FIFA, che non vorrebbe assolutamente un super-campionato d’élite. Per questo si sta arrivando al restyling della Champions.
Come anche l’idea di non farli giocare nel week-end, ma aggiungendo il giovedì come giorno in più, in modo da preservare il fine settimana per i campionati.
Però qui sorge il paradosso. L’idea di preservare i campionati rischia allo stesso tempo di renderli meno appetibili. Non solo riducendo il numero di squadre (da 20 a 18?), ma anche volgendo l’attenzione dei broadcaster al nuovo format europeo, scordandosi delle leghe nazionali (senza dimenticare che sarà aggiunta dal prossimo anno la terza competizione). Attenzione che ricade in automatico anche sui calciatori.
Campionato, come anche le coppe di lega, costrette ad essere risucchiate in un buco nero. E le Nazionali? Tanto odiate adesso per lo spazio che occupano all’interno del calendario figuriamoci dopo questo exploit in termini di match previsti dalla nuova Champions.

Come scritto all’inizio, non sempre i cambiamenti piacciono e già questo, sta creando diverse perplessità. Non ci resta che aspettare la stagione 2024-2025, anche se, alcuni, spingono già per quella antecedente.