Che Ronaldo sia un giocatore completo è fuori discussione, ma il piede forte è sicuramente il destro - quello con cui ha realizzato qualcosa come 331 gol nella sua carriera.

Usa la testa: 107 gol fatti di testa, per un ala d’attacco diventata poi negli anni anche un infallibile centravanti. 65 solo con la maglia del Real.
Il 35% circa delle sue reti vengono fatte sullo stacco e l'elevazione, la zuccata.

Punizione: Anche le punizioni sono dunque un’arma per Cristiano Ronaldo, uno che può segnare praticamente sempre e in qualsiasi momento. 53 i gol segnati su punizione diretta. Con il Real Madrid? 33.

Perfetto dal dischetto: 77 rigori segnati su 90 calciati, con una precisione dell’86% dagli undici metri. Con questi numeri Ronaldo il giocatore che ha fatto più gol di tutti in Liga su rigore.

Dodici stagioni da 20 gol: È dal 2006-07 che Ronaldo segna almeno 20 gol in stagione. Il numero più basso di reti realizzate fu proprio quell’anno: 23.

Negli ultimi 3 anni, Cristiano ha cambiato il suo modo di giocare, da ala destinata a crear superiorità numerica e cross per il centravanti si è passati ad una punta esterna fino ad un centravanti vero e proprio. La struttura fisica, 186cm x84kg e la cura del suo fisico han giovato a questo cambiamento insieme all'intelligenza tattica ed ovviamente le doti tecniche.

Cristiano Ronaldo non è Mandzukic come qualità tecniche ma per paradosso il suo percorso tecnico coincide con quello del croato, partito ala, e ripropostocisi nella Juve dell'ultimo biennio, e finito centravanti fin all'apice dell'anno del triplete bavarese, 2013.

Ronaldo ha l'elevazione per sfruttare i cross dalle corsie di Douglas costa e Cuadrado ed ha l'abitudine a giocare con una o più punte che, soprattutto per il gioco di Dybala molto simile a quello di Tevez, gli torna utile pr armonizzarsi con il ruolo di attaccante che parte da lontano che ama ritagliarsi l'argentino.

Un 4.4.2 sulla falsa riga di quanto praticato dal Portogallo, potrebbe esser la soluzione per esaltare i suoi numeri senza snaturare Dybala, costringendolo dove non sa stare, all'ala destra, o forzando Douglas Costa da un ruolo, quello dell'assist man (2 gol e 11 assist) a quello di punta esterna che non gli è congeniale, soprattutto partendo da sinistra dove è più naturale saltar l'uomo e crossare pr un mancino.

Nel Portogallo Moutinho e Carvalho dirigevano il gioco come potrebbero, meglio, far Pjanic ed Emre Can.
Ne risulterebbe una squadra organica, compatta, dove ogni elemento gioca secondo le proprie peculiarità, senza sacrificare i giocatori buoni.