Vorrei ricordare, che se adesso la stragrande maggioranza di noi tifa Inter, e l'Inter e' una delle squadre piu' tifate al mondo, lo e' grazie all'Inter del mitico Helenio Herrera.
Sento parecchi di noi lamentarsi del fatto di non voler perdere l'appellativo di "Pazza Inter"; anche quell'Inter lì e' stata pazza. Perse un campionato perdendo una partita che credeva gia' vinta contro il Catania, che l'Inter all'andata umilio' a S.Siro tanto che H.H. li chiamo' squadra da dopo-lavoro.
Quando i catanesi invece erano un ottima squadra, e se la legarono al dito, tanto che vinsero la partita di ritorno facendoci perdere lo scudetto: e' da lì che nacque l'espressione "Clamoroso al Cibali!"
L'Inter in quell'anno lì segno' tantissimi gol, ma perdendo e pareggiando partite "stupide" per la troppa sottovalutazione degli avversari, finendo il campionato addirittura terza.
L'Inter aveva in squadra, come quasi sempre nella sua storia, dei giocatori tra i migliori al mondo, tipo la coppia d'attacco Angelillo-Firmani che insieme segnò 53 gol, record ancora mai superato.
E al dire il vero quel campionato lo avrebbe vinto gia' prima della partita di Catania, se all'Inter non avessero levato i 2 punti avuti contro la Juventus legittimamente a tavolino.
Herrera si rese conto che in Italia c'era una societa' come la Juventus che aveva il presidente che faceva anche il capo della FIGC. L'anno dopo commettemmo gli stessi errori, questa volta a vantaggio del Milan; Habla Habla capi' che questo atteggiamento da squadra "pazza" non dava gli esiti sperati e cambio' stile e tattica di gioco. Acquistò i giocatori giusti, i campioni e mandando via i giocatori che erano sì, sempre campioni, ma poco propensi al sacrificio, e l'anno dopo l'Inter concluse il campionato prima, vincendo lo scudetto e vincendone altri due, non subendo un rigore contro per 99 gare. E questo non per la benevolenza degli arbitri, ma per un atteggiamento molto accorto in fase difensiva e di non possesso, facilitando rapide e letali ripartenze. In mezzo vinse due coppe campioni contro due squadre leggendarie e altrettante coppe intercontinentali, che allora valevano come e forse pure piu' della coppa campioni.

Questo discorso signori per dirvi che essere "pazzi" da' una carica di adrenalina incredibile, ma puo' portare anche a subire poi delusioni cocenti. Se avete letto questo datato racconto, credo abbiate trovato parecchi aneddoti che ricordano il 97/98 e il 5 maggio 2002, fino al triplete. Essere pazzi e' nel DNA dell'Inter e dei tifosi interisti. Lo saremo sempre, e' nella nostra storia. Ma ad un certo punto, come dimostrato dal mago Herrera, anche non esserlo piu' ne fa parte...