Un Milan assolutamente sorprendente trova durante il lockdown un insperato equilibrio e supera brillantemente quattro incontri proibitivi con tre vittorie ed un pareggio.
Non sono facile ad entusiasmi ed ho, a tal proposito, atteso il match contro il Napoli per verificare le mie incrollabili perplessità: nel match del San Paolo molte di esse hanno confermato la loro consistenza.
Va tuttavia rimarcato ciò che questa squadra si porterà nell'era post Maldini ed Ibra che inizierà tra un paio di mesi.
Innanzitutto l'assenza dello svedese sarà a dir poco come togliere la sedia da sotto i piedi ad uno che sta tentando di cambiare una lampadina; il gigante di Malmö e' colui che ha fatto le veci dei limiti di Pioli ( buon allenatore, ottima persona, ma quanto di più lontano da un tecnico adatto a puntare a posizioni di vertice). Il buon Stefano incorre nell'errore cronico dei suoi mediocri predecessori anche a Napoli: parte con tre uomini sbagliati. Non si capisce infatti cosa c'entrino Calhanoglu e soprattutto Paquetá in questa squadra. La fascia destra rossonera conferma un'annata a dir poco imbarazzante, perché una buona partita di Conti non può scrollargli di dosso l'etichetta di acquisto sbagliato se poi col Napoli si ritorna a livelli oratoriali. Davanti a lui, come detto, il sempre più bidone Paquetá: il brasiliano è arrivato a livelli tali da farci rimpiangere gente come Honda o Montolivo il che è davvero grave. Sarebbe il primo equivoco dal quale liberarci : Leonardo cosa ha visto?
Il turco continua a convincermi come un televenditore di quadri di De Chirico a 2.000 euro: non ha né lo spessore tecnico ne' la personalità per stare in questa squadra; il mistero nasce dal fatto che chiunque si avvicendi sulla panchina rossonera, veda in lui un perno! È un mistero, ma anche un pericolo perché anche da Rangnick questa squadra sarà costruita con Calhanoglu al centro del progetto.

Rimpiangeremo lo spento Ibra di ieri sera, e lo rimpiangeremo molto: sicuramente non avremmo raggiunto il titolo, ma la sua grinta ed esperienza hanno spronato una squadra con una personalità fragilissima che tornerà ghiaccio al sole a fine agosto.
Buone notizie da Kessié che sembra letteralmente miracolato, nel senso che in una partita e mezza è sembrato addirittura un centrocampista completo di geometrie e gol: i numeri dicono questo! Io dico che è un altro equivoco che pagheremo carissimo qualora il mercato non ci riservi l'acquisto di almeno due centrocampisti (parlo di quelli veri).

Mi congedo con l'augurio che, dopo aver certificato l'inutilità di Ibrahimovic in una squadra che sarà piena di punti interrogativi, questa società almeno cominci col non lasciarsi sfuggire i riscatti di Ante Rebic e Kjaer: per il capitolo novità in entrata e' sotto gli occhi di tutti quanti giocatori servino e quanto inesistente sia la qualità dei nostri ricambi.