Il calciomercato è più folle di quanto si possa pensare. Milioni di euro ruotano con velocità disarmante, ma, hey: non c'è bisogno di scadere nella retorica. Il circus sportivo ha nella quantità di denaro risposte ben precise, che spaziano dalla tv agli stadi di proprietà, e sostanzialmente si traducono nell'ampio interesse mostrato dalla maggior parte delle persone verso questa forma di intrattenimento - o distrazione, se preferite. Eppure le esagerazioni sono dietro l'angolo e gli scandali sono pronti a sollevarsi. In fondo anche questo fa parte del gioco, e Pogba che diventa il giocatore più venduto della storia è strategicamente etichettato come un caso mediatico di spesa amorale, e paradossalmente il polverone che ne consegue serve a rendere maggior pubblicità ad un fenomeno di marketing che già a pochi giorni dal suo trasferimento allo United, restituisce una buona fetta di spesa, tra magliette ed altro. Ma nella follia di oggi giorno, alcune menti restano lucide: non solo chi non spenderebbe mai più di 20 milioni per un giocatore, come Rio Ferdinand tendeva a precisare qualche giorno fa, né Wenger che se ne avesse l'opportunità ne spenderebbe anche 300, ma hey - ancora - deve sottostare a molte responsabilità societarie. Il profilo di cui parliamo è proprio lui: Antonio Conte. L'uomo che ha lasciato la Juventus per diatribe interne, colui che non si siede in un ristorante da 100 euro di spesa, avendone solo 10 in mano, ha in realtà sorpreso tutti, sancendo quello che da diverso tempo è sotto gli occhi di tutti: si stanno spendendo cifre folli per giocatori comuni, "normali", che non si avvicinano minimamente ai campioni del passato costati molto meno, effetto nostalgia a parte. Conte lo sa. E che cosa fa il nostro Conte? Offre circa 40 milioni per un difensore di ogni top club della Serie A abbandonata. Prima Romagnoli, poi Chiellini, quindi Koulibaly. Tutti i tentativi vanno a vuoto. Il difensore centrale di livello non arriva? Prendiamo un esterno e spostiamo Ivanovic centrale di difesa. Chi? Ma proprio lui! Marcos Alonso! Non me ne vogliano i cari tifosi della fiorentina, si tratta di un talento della fascia con in più il vizio del gol, ma un giocatore che in fondo non ha dimostrato niente in particolare, che non ha lottato per posizioni di vertice, che sarà sostituito dalla stessa dirigenza viola prima di subito. Insomma, non è Maldini e la Fiorentina ha tutto da guadagnarci. Il prezzo? 25 milioni di euro, offerti da un allenatore che è fuggito dalla Serie A, ma dalla quale ha provato a strapparci un difensore a caso da quando si è seduto sulla panchina dei Blues. Conte, se agli Europei hai preferito Ogbonna a Romagnoli, perché non hai acquistato lui? Il calcio è strano Beppe, e se prima certa gente si dice consapevole di determinati prezzi per giocatori comuni, e poi comunque persevera negli acquisti, allora è davvero folle. Se non altro la Serie A ci guadagna. Almeno a conti fatti. A giocatori in campo e risultati in Europa, non si sa.