Forse molti avranno esultato, altri avranno fatto il gesto dell'ombrello e un grande sorriso, io... ci sono rimasto male.

Per questo ho deciso di scrivere una lettera di addio al tecnico toscano, che io avrei visto bene nella prossima stagione, con una squadra costruita su la sua mentalità.

Ciao Mister... Così mi sento di salutarla, ma non perchè è stato il tecnico della Juve, ma perchè è stato sommerso immensamente di insulti fin dall'inizio, quando io ho festeggiato al suo arrivo. Si, sono uno juventino controcorrente, quello che non accetto l'allenatore scontato che potrebbe portare trofei, ma le sfide, per questo mi sono fatto un sogno, quello di vincere la Champions con la 'squadra alla Sarri'. Ma fin dal suo arrivo ho visto che qualcosa non andava, già perchè scegliere un tecnico, con una determinata mentalità, e dargli una rosa con ben altre caratteristiche, mi ha fatto capire che la stagione sarebbe andata storta, molto di più di come è andata. Mi sono chiesto fin da subito "Ma che mercato stanno facendo Paratici e Nedved?". All'arrivo di Ramsey e Rabiot sono rimasto allibito, già due giocatori con caratteristiche fuori dalla sua portata, uno rotto, l'altro riserva nel PSG. Ho pensato "Ti pare che il mister non avrà chiesto Jorginho?", eppure solo dopo sono venuto a sapere che lei non è mai stato interpellato per il mercato, cosa che mi ha fatto infuriare. Mentre tutti festeggiano, io devo dire che sono malinconico, già perchè l'ho difesa sempre e comunque, da chi lo chiamava; Zozzone, mozzicone, troglodita, scimmia ecc. Io mi sono sempre sentito dalla sua parte, sempre nel pensiero che per lei ci volevano giocatori mirati per fare quel gioco che tutti chiedevano. Io l'ho sempre ammirata, non mi frega nulla delle cose dette e fatte prima che divenne allenatore della Juventus, per me sono cose senza contesto, anzi se devo dirla tutta, cose per fare simpatia al suo vecchio presidente napoletano. Ho sofferto come tutti i tifosi, ma anche quanto lei, già perchè quello scudetto che mancava nella sua bacheca è arrivato, e ne sono felice. Sa, io la vedo una persona normale in un mondo di signori, già, un vicino di casa, uno con la battuta sempre pronta, una persona molto inteligente, che sa scherzare e rendersi amica. Mi sono spesso chiuso nel suo pensiero, quando la vedevo in panchina pensieroso, già, quando quelle gare che sembravano chiuse si riaprivano maledettamente in un episodio o un rigore a sfavore. Non so come spiegarle tutto il mio rammarico, sono certo che lei è arrivato in una Juve sbagliata, già piena di giocatori importanti, che non hanno saputo sacrificarsi, quello che concerne il suo gioco, visto che sembravano tutti in vacanza con la testa, o lo erano per davvero. Quel +1 sull'Inter, devo essere sincero, mi ha fatto godere come quel 5 maggio 2002: nulla contro gli interisti, ma mi ha dato la stessa felicità, già perchè ogni anno da nove a questa parte vincevamo lo scudetto con parecchie giornate in anticipo, quindi l'adrenalina o la paura di perderlo non ce l'avevamo mai, mentre questo ha un sapore più deciso, abbiamo avuto paura, abbiamo tremato con la squdra che sbandava, con i giocatori che di punto in bianco erano divenuti tutti brocchi. La mia ammirazione nei suoi confronti non è svanita con l'esonero, parola brutta da scrivere, ma come lei dice spesso; nulla è scontato. Il suo non essere festeggiato dai giocatori in campo, il non essere nominato da Andrea Agnelli il giorno del ringraziamento a tutti i dipendenti per lo scudetto, mi ha fatto male, quanto ne avrà fatto a lei, perchè lo scudetto alla casella allenatore 2019-2020 segna dopo il All. Maurizio Sarri, quindi proprio lei Mister. Ora so cosa significa aver voluto un allenatore e sperato che arrivasse alla Juventus, ma so anche cosa significa averlo portato alla Juve e non averlo fatto sentire parte della Juve: già, perchè lei è arrivato al giardino dell'Eden, ma in quell'Eden non le è stata fatta trovare Eva, quindi era solo, e cosa può fare una persona da sola, quando intorno non c'è altro che una rosa costruita per un altro tecnico? Nulla. Certo lei avrà le sue colpe, visto che le è stato chiesto sicuramente di portare un gioco a questa squadra, anche se lo so che in lei si sarà chiesto "Ma io con questa rosa non posso attuare il mio gioco?", per questo ha messo alla meglio un undici, con il suo modulo, che qualche volta ha retto e qualche volta no, ma alla fine è sempre stato lassù, come i suoi predecessori Conte e Allegri, quindi cosa ci sarebbe da recriminare? Con un non gioco, non per sua colpa, ha vinto uno scudetto. Che sapore ha? Credo per lei, il coronamento di un sogno, che forse fosse stato tinteggiato d'azzurro come il suo amore per il Napoli, avrebbe avuto ancora più sapore, ma credo che in quella notte, la sua felicità sia stata alle stelle lo stesso. Avrà fatto subito una chiamata alla sua signora e forse qualche lacrimuccia sarà uscita, già perchè lei sotto quel volto burbero e menefreghista, a mio avviso ha un cuore d'oro. La saluto Mister e spero che questo anno nella Juventus sia stato, per quanto tortuoso, bello, che abbia avuto la grandissima soddisfazione di allenare una vera grande del calcio italiano, e che quello scudetto e qualche foto scattata nei momenti di felicità assoluta le rimangano come un bellissimo ricordo. Un saluto da uno juventino che continuerà a rispettarla per sempre. Grazie di cuore Mister".