Alla fine tra Ronaldo e la Juventus è addio!!!
Dopo tre anni e 101 gol in 134 partite ufficiali, il portoghese penta vincitore del Pallone d’Oro, saluta tutti e se ne va!

E i tifosi? Tirano un sospiro di sollievo, e questo è inconcepibile e sintomo di una visione distorta della realtà. Che a tirare un sospiro di sollievo siano tutti i tifosi non juventini ci può stare. Tre anni fa sono stati costretti in fretta e furia a togliere dai propri profili social la sua foto profilo in bella mostra come unica soddisfazione, in seguito ad anni miseri e mediocri delle proprie squadre. Sono stati costretti a cambiare idea sul giocatore trasformandolo in un mediocre qualsiasi e ripiegando su Messi, ma ora possono tranquillamente tirare un sospiro di sollievo, quella coppa non l’ha vinta con la Juventus e quindi tutti felici. Questo ci sta in un paese dove la cultura sportiva è perfettamente proporzionale a quella sociale. Quello che non è accettabile è che ad essere felici, di questo divorzio, siano anche molti tifosi bianconeri, che probabilmente non hanno capito bene l’entità della faccenda. Il fatto che Ronaldo abbia voluto “scappare” da Torino è il segno che il progetto iniziato tre anni fa è miseramente fallito e sicuramente non per colpa sua. 

Ronaldo è una società, che cura i propri interessi (giustamente), che ha sempre messo davanti a tutto la voglia smisurata di essere competitivo, di poter lottare per i traguardi più importanti, dì club e personali. Su questo Ronaldo è sempre stato onesto, nel bene e nel male non si è mai nascosto, non ha mai baciato la maglia o promesso amore eterno, come qualcun altro. Oggi Ronaldo a 36 anni si sente, a ragione, ancora un atleta estremamente competitivo e determinante come pochi, e ha capito che a Torino non ci sono più le condizioni per puntare agli stessi obiettivi che vuole puntare lui. I soldi non c’entrano. 
Più o meno lo stesso che ha fatto Conte con l’Inter nel momento in cui ha capito che non ci sarebbe stato un miglioramento o un continuo nel processo di rinforzo.

Un po’ me lo aspettavo, dopo il ritorno di Allegri, ma soprattutto dopo una intervista a John Elkan, vero padrone, in cui dettando le linee guida per la stagione, ammetteva che la Juventus avrebbe puntato sui giovani e sul low-cost. 
Sentire dire che ora senza Ronaldo la Juventus sistemerà i conti è una sciocchezza. I conti alla Juventus non li ha rovinati Ronaldo, anzi, ma questo è ciò che molti media e giornalisti vogliono far credere, e che molti juventini hanno creduto e stanno abboccando come pesci all’amo.
I problemi economici della Juventus nascono da una scellerata gestione delle ultime campagne acquisti, in entrata e in uscita e da alcuni rinnovi inutili a cifre oscene.

Partendo da Rabiot e Ramsey, due giocatori, con lo status di “parametri zero” in realtà stra pagati in commissioni  agli agenti e con contratti monster, che si sono rivelati poco più che mediocri. E non ci voleva molto a capirlo soprattutto sul gallese o non si è rivelato niente di diverso da quello che si sapeva già, cioè un mezzo giocatore per nulla affidabile. Ricordando i rinnovi di Kedira, Matuidi e Mandzukic, silurati poi da Sarri e lautamente continuati a pagare, i 7 milioni a stagione per Tek che onestamente di meglio sì trova anche in serie B. Vendere Coman a 30 milioni al Bayer per poi prendere Costa a 50, per poi dare sempre ai tedeschi in prestito gratuito. Per non parlare di Romero. Poi c’è la questione tecnica e anche qui il declino è stato impietoso. Sostituire Dani Alves e Cancelo con De Sciglio, richiamare Buffon e Bonucci, scambiare Pjanic con Arthur, riprendere Morata. Insomma, deve essere chiaro che Ronaldo è stato il meno dei problemi della Juventus degli ultimi anni. Alla Juventus in quel momento storico gli si era presentata l’occasione della vita, quelle che ti capitano una volta nella vita e alle quali non puoi dire di no. 
L’errore grave è stato quello di non essere stati all’altezza di quel momento storico, e di avere gestito Ronaldo come un punto di arrivo, errore, questo, madornale. 
Ora, probabilmente, qualche conto si sistemerà, ma resterà una voragine tecnica impossibile da colmare. Un buco da 30/35 gol stagionali, che chi colmerà?? Morata? Non menziono nemmeno alcuni nomi di papabili sostituti che ho sentito su Sky per evitarmi dei conati di vomito. Sicuramente Allegri avrà un compito arduo, perché che piaccia o no, tra una Juventus con Ronaldo e una Juventus senza c’è una enorme differenza.
Resta l’orgoglio e il piacere di avere visto uno dei più grandi giocatori della storia vestire la nostra maglia, giocare nel nostro campionato e legare il suo nome anche a noi per sempre.
Non è stato amore, non c’è stata passione, nulla a che vedere con altri miti in bianconero, è stato un rapporto di lavoro professionale che ci ha arricchito e messi su un piedistallo per questi tre anni. 

Grazie di essere passato, in bocca al lupo per tutto, ma permettimi di ricordare a tutti che la Juventus è sopravvissuta ed è rimasta vincente nella storia anche prima di te e lo sarà anche da domani senza di te!!!