Nel calcio c'è bisogno di magie, e per aversi la magia, serve un mago, non solo, serve anche la scena, il contesto giusto, ma il mago è fondamentale. E l'ultimo grande mago del calcio, non me ne vogliano i vari Ronaldo, Messi, Mbappè, è stato Maradona.

Nessuno come Maradona è riuscito a stregare il calcio, una città, una regione intera. C'è riuscito solo lui. Con la sua corsa, con quella capigliatura anni '80, con quel suo accento, con quel suo sorriso, con quel suo piede. Anche se a volte si ricorda più la mano di dio che i piedi. 

Maradona è come San Gennaro. Eterno, intoccabile. Per Napoli ed i napoletani. Ma questa è una storia che non interessa solo Napoli, ma il mondo del calcio intero. 

Perchè quella combinazione di stegoneria calcistica che travolge una città, anche dopo il ritiro della maglia di quel grande calciatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia partenopea, che ha ipnotizzato una nazione intera, o anche più, Italia, Argentina in testa, che ha conosciuto Napoli alla fine degli anni '80 è stato un qualcosa che non si è ripetuto più da nessuna parte.

A Barcellona si griderà pure il nome di Messi, a Torino si farà pure il verso di CR7, ma sai bene che non è la stessa cosa che con Maradona.

E bisogna chiedersi il perchè con Maradona si è chiusa una sorta di epoca di maghi del calcio come Pelè. Dopo Maradona ci sono stati solo apprendisti stregoni, grandi, grandissimi, nulla da dire, ma non saranno mai come Maradona. E diciamolo pure, ci vorrebbe un nuovo Maradona per il calcio, ed il calcio di maghi ne ha bisogno, un pò come il miracolo di San Gennaro per i napoletani. Se si interrompe la magia, l'incantesimo svanito rischia di sbatterti in faccia una realtà poco piacevole.