Nella sede dell’UEFA in questi giorni si sta parlando, tra i vari argomenti, della concreta possibilità di chiudere il mercato estivo 2018 prima dell’inizio dei 5 maggiori campionati europei.

La domanda che tutti si stanno ponendo è se sarà negativo per i club.

Personalmente credo di no in quanto la stagione precedente si è conclusa a fine Maggio e le varie società hanno avuto nove mesi per individuare i punti deboli nei propri reparti e i possibili giocatori che potrebbero coprire queste lacune.

Ci saranno come sempre club che pagheranno clausole rescissorie, club che chiederanno informazioni su calciatori i quali rimarranno solo sogni e club che cercheranno nomi meno conosciuti ma che potranno essere utili ai meccanismi di gioco della squadra o dell’allenatore, l’unica cosa che cambierà sarà che lo dovranno fare più velocemente.

Discorso diverso, invece, merita il mercato invernale, per il quale è stata proposta l’abolizione.

Questa novità mi trova in disaccordo. Finora non abbiamo quasi mai assistito a veri e propri colpi nella sessione invernale ma credo sia giusto poter dare la possibilità di aggiustare qualcosina a squadre che hanno subito infortuni nella prima parte della stagione o magari che semplicemente hanno acquistato un calciatore che non riesce ad ambientarsi al nuovo campionato, alla nuova squadra o al nuovo allenatore.