Alla faccia di tutti quelli che giovedì scorso avevano gridato alla catastrofe, alla fine del mondo e alla fine dell'essere umano.
Alla faccia di quelli che continuano a criticare l'allenatore senza aver un minimo di oggettività e di equilibrio nelle valutazioni.
Alla faccia soprattutto di quei finti tifosi che non ci credevano.
Abbiamo letto e sentito nel post Basilea al Franchi qualsiasi tipo di critica, non costruttiva ma distruttiva. Sembrava fosse tutto finito, sembrava che la Fiorentina fosse morta. Anzi, i "famosi" erano usciti di nuovo allo scoperto, pronti ad attaccare l'allenatore.
E invece? E invece sono tornati nella loro camera anche questa volta. Sicuramente usciranno di nuovo, non c'è dubbio, intanto però avranno tempo per riflettere.
Nel frattempo la Fiorentina volerà a Praga per la finale di Conference League il prossimo 7 giugno. Sarà la 60ª partita stagione.
Per arrivarci la Viola ha dovuto superare un ostacolo difficile e tosto come il Basilea, una squadra organizzata che sapeva ripartire in contropiede e limitare al massimo le offensive viola.
È stata una gara infinita, giocata per 130 minuti e che ha regalato alla Fiorentina la vittoria all'ultimo secondo con goal di Barak, appena subentrato a Bonaventura. Forse non è un caso che il goal che ha regalato la finale in Repubblica Ceca sia stato segnano proprio da un calciatore ceco.

Che partita è stata? La Fiorentina non l'aveva approcciata benissimo, anzi... nei primi 25 minuti erano stati commessi molti errori tecnici, forse le gambe stavano tremendo troppo. Ma piano piano la Fiorentina è cresciuta, ha preso in mano la partita e l'ha sbloccata da corner con Nico Gonzalez su grande cross di uno straordinario Biraghi. Sembrava una gara in discesa ed ecco che a inizio ripresa un errore di Igor permette al Basilea con l'unica occasione creata di trovare il pareggio. Ammetto di aver avuto grande paura in quel momento, temevo in un crollo come all'andata.
E invece la Fiorentina ha dimostrato ancora di essere una squadra che sa imparare dai propri errori. La squadra di Vincenzo Italiano ha ripreso in mano la partita, ha trovato il secondo goal sempre con Gonzalez e solo la sorte non le ha permesso di vincerla prima. Evidentemente il destino ha voluto questo, ovvero regalare all'ultimo secondo una grandissima gioia a tutto il popolo viola, forse la più bella degli ultimi anni. Ed ecco che dopo 33 anni la Fiorentina tornerà a giocare una finale europea, diventando così la prima squadra al mondo a giocare tutte le finali di ogni singolo torneo UEFA. Non dimentichiamo la Coppa Italia, perché la Fiorentina fra 5 giorni giocherà un'altra finale. Era dal 1961 che la Fiorentina non giocava due finali e adesso dopo 62 anni la storia si ripete. "Adesso vogliamo portare a casa qualcosa", questo è il messaggio che ha voluto mandare capitan Biraghi. La speranza è che questa possa essere davvero la volta buona per riuscirci. E tutta Firenze sarà pronta a sostenere questa squadra forte, coraggiosa, gagliarda, a volte un po' pazza, ma che ama alla follia nella propria totalità.

PAGELLE PERSONALI
TERRACIANO 6; praticamente è stato uno spettatore non pagante.
DODO 6; non gioca la sua miglior gara ma entra nell'azione del secondo goal.
MILENKOVIC 6,5; solido.
IGOR 4,5; il suo errore rischiava di pesare molto.
BIRAGHI 7; la sua miglior partita alla Fiorentina. Straordinario.
BONAVENTURA 7; quando sale in cattedra, pochi riescono a fermarlo.
AMRABAT 7,5; dominante in mezzo al campo. Era ovunque.
CASTROVILLI 6,5; bravissimo in entrambe le fasi.
GONZALEZ 8; nelle gare decisive i calciatori decisivi fanno la differenza!
CABRAL 5,5; lavora a tratti bene con la squadra ma non era al top, si è visto.
BREKALO 5; un fantasma.

Subentrati
IKONÈ 5,5; parte bene poi cala. Con un minimo di precisione in più potrebbe essere più decisivo, siamo sempre lì.
RANIERI 6,5; entra e fa molto meglio di Igor.
JOVIC 5,5; entra e si divora 3 goal, almeno fa la sponda per Barak...
BARAK 7; entra e segna il goal della qualificazione. Meglio di così?
MANDRAGORA 6; da un suo tiro si sviluppa il goal vittoria.
ITALIANO 8; un grande allenatore, c'è poco da dire.

Firenze sogna e fa bene a sognare...
Il 24 maggio a Roma e il 7 giugno a Praga la Fiorentina avrà l'occasione per provare a scrivere la storia. Saranno due serate di passione e in mezzo ci saranno anche tre partite di campionato che andranno onorate al massimo per prepararsi nel miglior modo possibile a queste due gare. Godiamoci questa giornata, ma da domani testa alla trasferta di Torino!

AVANTI FIORENTINA!