Ci sono tutti i presupposti perchè la stagione 2022/23 sia segnata dall'Inter.
È l'Inter che deve riscattare uno scudetto perso per suo demerito, oltre che per un Milan che comunque è stato costante; è l'Inter che deve dimostrare che è stato un incidente di percorso l'aver perso lo scudetto e che non è cosa da Milan competere più per questo titolo, è l'Inter che deve dare un chiaro segnale alla Juventus che deve rigenerarsi dopo delle stagioni ai limiti del catastrofico e che non aspetta altro che riprendere in mano le redini del proprio destino.
Ma quel mondo dove era la Juventus a dominare per nove stagioni consecutive non esiste più. Soprattutto in questa Serie A. Questo spiega anche perchè la Juventus voleva forse farsi la propria SuperLega, lì sarebbe stato più semplice competere.

Battutine a parte il fatto che si sia rinnovato il contratto ad Inzaghi solamente fino al 2024, senza andare troppo in là, dimostra anche che questa è forse l'ultima occasione per l'ex laziale di vincere lo scudetto con l'Inter. Non ci saranno alibi, poi, certo, se Milan e Juventus dovessero mettere in campo delle corazzate e la Roma dovesse emergere come mina vagante, a quel punto si dovrà valutare come si è perso un titolo che l'Inter vuole riportare a casa soprattutto prima del diavolo, prima di determinare eventuali esoneri. Perché la doppia stella a Milano devono portarla prima i nerazzurri che i milanisti. Questo è chiaro per gli interisti. Ma sono cose da tifosi.

In tutto ciò comunque c'è qualcosa di straordinario che sta accadendo. E ciò dimostra come Suning non voglia fallire e non voglia alibi. Fornire la rosa pronta, salvo qualche limatura, ad Inzaghi, a fine giugno. Cioè quando ancora il calciomercato deve partire, l'Inter dovrà avere già la rosa pronta.
Fare un qualcosa del genere rivoluzionerebbe i parametri con il quale si è fatto il calciomercato negli ultimi anni. I migliori colpi spesso arrivavano verso la fine, ora, invece, tutto subito, non c'è tempo da perdere. D'altronde l'Inter sa bene cosa significano i ritardi nel calciomercato e non avere una rosa pronta nei tempi utili. Ogni punto perso per strada, soprattutto in questo campionato che si annuncia equilibrato come non mai al vertice, sarà determinante.

Sta nascendo un nuovo modello di concepire il calciomercato, una nuova scuola, scuola Marotta! 
Il punto è che se il calciomercato si chiude ancor prima di iniziare, di cosa si parlerà nei prossimi due mesi? Se dovessero fare tutte così le grandi, cosa da non escludere, perchè sembra che sia questa la direzione che si stia intraprendendo, i restanti mesi saranno per le piccole.
Insomma, solo le grandi potranno permettersi di chiudere un mercato ancor prima che questo inizi, essere pronte prima delle rivali è la nuova priorità, un segnale da non sottovalutare in un calcio post covid che è in continua evoluzione o forse involuzione... chissà.