Tante buone prestazioni, ma ancora nessun gol.
Federico Chiesa è alla ricerca del primo gol con la maglia azzurra. Dal suo esordio, datato 23 marzo 2018 (Italia-Argentina), l’attaccante della fiorentina ha disputato ben 15 partite senza mai andare a segno. Un risultato non troppo esaltante per un esterno offensivo, soprattutto delle sue qualità.

Questa tendenza a non concretizzare la mole di azioni prodotte è sempre stata una pecca per il 21enne in queste prime tre stagioni di Serie A. In ben 107 presenze in campionato, Chiesa è infatti stato in grado di segnare solo 17 gol. In pratica uno ogni 6 partite. Ciò non sarebbe un magro risultato se non fosse per un altro numero. Il dato che fa più riflettere, riguarda infatti la quantità di occasione create. Il figlio d’arte crea molto, ma ha difficoltà a battere a rete. I numeri della scorsa stagione sono interessanti: Chiesa è stato l’unico giocatore ad aver calciato verso la porta più di 100 volte, insieme a Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese ha però realizzato 21 gol, Chiesa è invece rimasto a 6. Ma non solo. Un dato dell'attuale avvio di stagione conferma questo trend. E ci è fornito direttamente dal sito ufficiale della Fiorentina “Violachannel”: Federico Chiesa è il giocatore di questa Serie A ad aver partecipato a più tiri per la sua squadra. 36 conclusioni e 12 occasioni create con un gol all’attivo.

In Nazionale Under-21, invece, il talento viola aveva numeri diversi. In 13 presenze ha realizzato ben 6 gol, alcuni importanti e decisivi come la doppietta rifilata contro la Spagna nel 3 a 1 valido per la fase a giorni dell’Europeo di categoria. Per poi ripetersi contro il Belgio appena sei giorni dopo con un gran gol. Un gol ogni due partite in media, un unicum per adesso. 

Tutto fa pensare che il giovane abbia ancora da migliorare sotto l’aspetto realizzativo. Sicuramente i margini di miglioramento sono tantissimi. Chiesa è uno dei prospetti italiani più talentuosi che il nostro calcio ha saputo sfornare negli ultimi anni. Ed il ct Mancini lo ha capito benissimo. L’esterno è stato infatti l’attaccante più utilizzato dall’ex tecnico interista in questa sua esperienza alla guida della Nazionale. 13 presenze, dietro solo a Jorginho e Bonucci fermi a 14. Non a caso, il giovane è apprezzato per le sue qualità di corsa, cattiveria agonistica e facilità nell'uno contro uno. Caratteristiche che lo hanno reso uno degli esterni offensivi più forti del nostro campionato. 

Ma adesso per Federico è atteso il salto di qualità. Adesso la Nazionale ha bisogno dei suoi gol. A chiederlo è tutto il movimento calcistico. Il 4-3-3 di Mancini chiede molto sacrificio agli esterni, ma l’apporto in zona gol degli stessi è fondamentale. Mancini lo sa, Chiesa anche. E magari il primo gol potrebbe arrivare proprio in occasione di Italia-Grecia. Tutta l’Italia lo spera.