Ante Rebic è un croato al cromo-vanadio, innesto al fotofinish della campagna rossonera priva di veri traguardi sportivi, ma non solo: è il mio si assieme a Theo Hernandez, Bennacer e Leao. Il perché è presto detto: ha tutte le caratteristiche che mancano non solo al Milan, ma in generale in Serie A.

Partiamo dalle palle: quelle vere, di chi si è forgiato senza riflettori, non quelle pseudo patinate da gossip di cui siamo stracarichi. Quindi veniamo alle doti atletiche: forza, resistenza e corsa; tradotto un ologramma al contrario dei vari Suso, Castillejo, Borini e compagnia inutile. Davanti sarà il rompighiaccio che ci mancava, sempre che non impieghi mesi come Leao e Bennacer, appunto, che invece di essere dove dovrebbero, si devono sorbire migliaia di pagine di menate tattiche del Gianmaestro, che sta proseguendo nella pessima strada di schierare formazioni horror.
Se i nuovi dovessero non superare gli esami a settembre, il rischio di vedere Borini e Rodriguez titolari con Castillejo falso nueve (anzi falso tutto) per 30 anni è concreto.
A proposito caro Giampi, o rinsavisci dalla prossima e gli innominabili li spedisci alle giostre di piazzale Lotto, o faccio una furibonda campagna per il ritorno di Gattuso e la sua beatificazione in Duomo! 

Ebbene, tornando al titolo, sono felice a metà, ma lo sono! Perché? Perché temevo di arrivare a 75 anni, leggere la rosa del Diavolo e trovare ancora Montolivo, Bertolacci, Mauri invece un miracolo vero e proprio lì ha spazzati altrove insieme ad Abate che, credo, abbia superato senza requisito alcuno, anche le presenze di Rivera! Mi sento più libero, ho sfiorato il pianto liberatorio!

Sfortunatamente non si può avere tutto e sciorinando i nomi dei fucilieri del Demonio, vedo ancora roba da esaurimento nervoso, a maggior ragione perché ha l’aggravante di essere quasi sempre anche in campo.
Non importa: prima o poi il Gianmaestro o chi per lui capirà che Castillejo, Rodriguez, Biglia, Borini e Calhanoglu (temo anche il distruttore di qualunque idea di schema Jesus Suso), non sono schierabili nemmeno in spiaggia. Al riguardo ho molta fede oltre che infinita pazienza.

In ultimo un inciso sempre per il mister talebano: ora Andrè Silva è a Francoforte: non ti verrà mica in mente di metterci Calhanoglu lì davanti, vero? Sai com’è, ha segnato, quindi, di fatto è inamovibile fino a maggio.

Fiducioso in un tuo sollecito riscontro... porgo distinti saluti!