L'Inter scappa, il Milan rallenta, la Juve non è morta e vede il secondo posto come una prospettiva concreta, a patto di superare un Napoli in crescita nel recupero della terza giornata di andata. Chi sfiderà i nerazzurri nella corsa al titolo? Difficile fare pronostici, proviamo però ad analizzare il momento delle prime tre della classe.

Inter, Milan e Juventus: ancora loro. La truppa guidata da Antonio Conte è stata costruita per vincere e si sta avvicinando a grandi passi all'obiettivo, i rossoneri di Pioli sono la vera sorpresa di questo campionato mentre i bianconeri si godono il personale riscatto di CR7 e sognano la rimonta. Ci sono tanti punti e altrettanti gol a certificare il momento dell'Inter: ottava vittoria consecutiva e bottino pieno grazie ai gol di due tra i più deludenti in campo. I campioni fanno così: quando sembra che la giornata si stia per concludere senza lampi, ecco la magia. I cambi nel secondo tempo cambiano un match troppo bloccato (come l'ha preparato il Torino di Nicola) e consegnano ai nerazzurri tre punti pesanti come un macigno. Diventa difficile pensare ora a qualcosa di diverso da un finale nerazzurro.

Alle spalle dei nerazzurri Milan e Juventus devono solo capire quanta benzina hanno per tentare lo sprint o quantomeno avvicinarsi alla cima della classifica. Se i bianconeri sfoggiano un Cristiano Ronaldo affamato e desideroso di lasciare il segno (almeno nelle statistiche) anche in questo torneo, lo stesso non si può dire dalle parti di Milanello. Stefano Pioli rimugina su ciò che sarebbe potuto essere questo Milan con un Ibrahimovic a tempo pieno. Allo stesso tempo però, l'upgrade in termini di gioco è avvenuto proprio contando sulle proprie forze e affidandosi ai meno esperti. Forse stanno mancando le prodezze di Leao, forse è stato fin qui ingeneroso chiedere a una squadra con grandi doti ma una rosa giovane di comandare un campionato così imprevedibile e proseguire il cammino in Europa. 

La Juventus non è spacciata, anzi ci crede. Andrea Pirlo pare aver trovato la formula magica, semmai ora dovrà concentrarsi sulla continuità di rendimento e sulla gestione di un gruppo che non sa perdere. Vincere è l'unica cosa che conta, ma il primato al momento dista dieci punti. Ragionare partita per partita sembra la scelta migliore, valutando le contromosse teoricamente più efficaci senza farsi condizionare da ciò che succede sugli altri campi. La fresca eliminazione dalla Champions League non ha compromesso la stabilità mentale dei bianconeri scesi in campo alla Sardegna Arena. Tuttavia il futuro è ancora da decifrare. Milan e Juve sarebbero state davvero pronte ad approfittare del mezzo passo falso interista, peccato che in una maratona lunga 38 tappe, vinca alla fine chi accumula più punti, spesso quando non li merita.

Tra qualche giorno sapremo quanto peso dare alle fatiche europee. Il bilancio delle italiane in Europa appare sempre più in perdita, meglio guardare oltre. Intanto alcuni punti sono scivolati via per inseguire quel brivido da "mille e una notte". L'esito del match di Europa League tra il Milan e il Manchester United interessa davvero tutti. La lotta per la Champions League è entrata nel vivo e ogni dettaglio può fare davvero la differenza. Così come ci auguriamo che possa proseguire il cammino dell'Atalanta, impegnata a una nuova impresa contro il Real Madrid di Zidane. Chi non sembra più padrona del suo destino è la Roma di Fonseca. D'Aversa raccoglie quei tre punti che avrebbe meritato almeno in una delle ultime uscite stagionali, i giallorossi vedono sfumare un traguardo che sembrava possibile. E il Napoli? Qui conteranno mentalità e rendimento. Insomma, Inter a parte, tanto deve essere ancora detto (e scritto) a proposito di uno dei più spettacolari campionati dell'ultimo decennio.

Riccardo Amato