Messa da parte una stagione vincente, i cui successi sono stati dimenticati alle 22:30 del 3 giugno, la Juventus si appresta al mercato estivo. 

Marotta, Paratici, Nedved e Agnelli, sempre loro. E dietro un lavoro di scouting tra i migliori in Italia, complice anche una forza economica nettamente superiore in Serie A, fino all'arrivo dei cinesi-milanesi (per ora si sono mossi solo quelli rossoneri piazzando 4 colpi non indifferenti).

In porta ci si prepara lentamente al dopo-Buffon con 12 mesi di anticipo. Neto non ha convinto e quindi sarà rimpiazzato dal prossimo colpo ufficiale bianconero: il polacco Szczesny, 27 anni, ex Roma. Comprensibile la scelta di non voler affidare la titolarità di una maglia pesante ad un giovane emergente quale Meret, altrettanto comprensibile il rifiuto all'idea di avere Neto titolare nella Juventus. E se a Donnarumma non si può arrivare (anche se in fase di stallo il rinnovo), tanto vale andare su un profilo maturo di chi ancora può garantire 7-8 anni di livello.

20 metri più avanti e abbiamo il blocco centrale confermato, con De Sciglio che vestirà bianconero al posto di Lichtsteiner o Asamoah, non spostando di molto i parametri economico-finanziari di Agnelli & Co. A centrocampo c'è da fare qualcosa, almeno uno. Ma di peso. Nessun caso Rincon o Sturaro, si spera. A proposito del venezuelano, gli 8 milioni di riscatto si potrebbero benissimo risparmiare, magari lanciando al suo posto Mandragora o Bentancur (mandando l'altro in prestito). Si seguono N'Zonzi, Milinkovic-Savic, Matuidi, Fabinho, Emre Can e Tolisso, tutti utili, nessuno che fa impazzire la folla a parte, forse, Tolisso e l'emergente Milinkovic-Savic. Tutti con un esborso che va dai 25 ai 35 milioni, in parte ammortizzabili dalle partenze di Lemina e, forse, Sturaro.

E qui si arriva alla trequarti: Cuadrado-Dybala-Mandzukic, con Pjaca ai box, non possono bastare. Quindi si cerca almeno un'ala. Douglas Costa è il top player prendibile con 30 milioni; Bernardeschi monitorato così come Keita, in guerra con la Lazio, con Juve e Milan alla finestra.

E qui si arriva all'attacco, con Schick pronto ad essere il vice-Higuain: 25 milioni e arrivederci alla concorrenza.

Presumendo un mercato con Szczesny, De Sciglio, Tolisso, Bernardeschi e Schick, la Juventus marcherebbe la supremazia in Italia con una rosa completa e ringiovanita, a cospetto di una spesa che supererebbe i 120 milioni di euro. Pensate un attimo ai periodi in cui Higuain era in calo ma forzatamente in campo, pensate a Lemina esterno alto a Napoli o a Sturaro ala sinistra contro la Roma. Niente più roba simile, quindi niente più giocatori adattati a ruoli non consoni. Con le prestazioni di squadra che ne beneficeranno a dovere.

Ma il top? Il colpo che dovrebbe far mantenere la Juve al top in Europa, cercando magari l'impresa a Kiev? La Juventus ha un "extra-budget", frutto di introiti UEFA, diritti tv, premi da sponsor e progresso nella politica di marketing (nuovo marchio) magari risparmiando su alcuni colpi "secondari"? Allegri ha rinnovato chiedendo garanzie: possono essere i "soli" Schick, Keita o Bernardeschi? Lo scorso anno Marotta annunciò il colpo Higuain, dicendo che non era collegato con la quasi certa (allora) partenza di Pogba al Manchester United. Facile pensare che i soldi del francese siano finiti al Napoli per il Pipita, ma Marotta lasciò intendere che si poteva trattenere l'asso del centrocampo juventino nonostante i 90 milioni di clausola pagata per l'argentino. Tutto frutto di una politica vincente anche dal punto di vista economico degli ultimi anni di gestione Agnelli.

Avendo la dirigenza un budget praticamente non speso del tutto lo scorso anno, avendo avuto introiti cospicui e tentando a tutti i costi di dare un altro colpo ben assestato alla rosa, dove si può intervenire? Chi comprare per il salto di qualità ulteriore? Donnarumma è, ad oggi, inarrivabile. Nonostante il rinnovo balli, con il Milan e tifosi infuriati con il giovane portiere e Mino Raiola, il baby fenomeno resterà in rossonero o, al limite, il prossimo anno si accaserà in Inghilterra o Spagna. L'acquisto di Szczesny chiude le porte a tutti per il dopo Buffon. A centrocampo servirebbe un top. E se Iniesta da un lato è un sogno, dall'altro non rappresenta di certo la cura di ogni male bianconero. La classe è intatta ma la carta d'identità ingiallita non aiuterebbe fino in fondo la Juventus e Allegri. In mezzo la cura potrebbe essere Marco Verratti. 70 milioni di euro e per lui la n.10, ma la condizione fisica non sempre al top e la sua difficile convivenza con Pjanic sarebbero problemi da non sottovalutare visto l'esborso. Magari si tornerebbe a 3 in mezzo ma il vero problema sarebbe trovare un nuovo Vidal. E Rakitic? La Juve segue da anni il tira-molla tra il croato e il Barça. Sembrava vicino, poi è rimasto in Catalunya. Ora bisognerà vedere l'importanza che gli darà Ernesto Valverde. Non sarebbe un 10 ma un buon compromesso tra costo e classe (40 milioni).

Sulla trequarti, il colpo da 90 potrebbe essere James Rodriguez. Il Manchester è favorito per portarlo alla corte di Mourinho, con le milanesi che stanno a guardare l'evoluzione della vicenda. 70 milioni dovrebbero bastare ai blancos per cedere un calciatore che garantirebbe freschezza e immensa classe. Dove, nello scacchiere tattico di Allegri, non si sa, ma per uno simile il posto lo si trova con piacere. Il posto l'avrebbe sicuramente a sinistra uno come Angel Di Maria, 29enne ala argentina del PSG. Classe da vendere ma incostanza cronica. Farebbe fare un salto di qualità enorme di fronte ad almeno 50 milioni ai parigini e almeno 8 a lui. Esborso non da poco per uno che compirà 30 anni.

E' fattibile vedere uno di questo calibro a Torino? La nuova maglia con il nuovo stemma, avrà un numero 10? Beppe, Fabio, Andrea e Pavel, buon mercato.