Eccoci qua, a parlare di… Elio e le Storie Tese.
La famosa boyband milanese che tra le sue qualità aveva un’assoluta versatilità musicale ed ecletticità, unico difetto quello di tifare per la squadra sbagliata di Milano e di aver scritto un inno per i nerazzurri. Ma di inni noi milanisti non possiamo parlare, dato che il nostro inno, se non fosse stato associato a grandi vittorie, potrebbe sembrare la sigla anni ‘80 di Holly e Benji e far sembrare Gigi D’Agostino l’erede di Rossini.

Ma ritornando a Holly e Benji, pardon, a Elio e le Storie Tese, sono di nostro interesse perché, secondo quanto affermato da loro stessi (2013), sarebbero riusciti a comporre la canzone mononota, canzone che sempre secondo gli autori avrebbe il pregio di essere poco nota, di esser fatta con una sola nota, di poterci cambiar il ritmo, la velocità, di esser facilmente fischiettabile e di avere famosi antesignani come Rossini, Bob Dylan, Tintarella di Luna e pure Tom Jobim, il quale però, secondo Elio e gli altri, dopo un po’ avrebbe cambiato nota “non avendo le palle di perseguire un obiettivo”.

C’è da dire che la canzone di Elio è una gran genialata, come del resto la maggior parte delle loro canzoni (tranne quelle dedicate all’Inter) e chissà se questa capacità di usare una sola nota possa rappresentare un qualche tipo di record.

Ma c’è chi ha provato a superare la band milanese a suon di articoli, mantenendo il tema, ma con innumerevoli variazioni sullo stesso. Per chi non fosse un esperto di musica e non avesse voglia di andare a cercare in Internet  cosa sia una variazione vi faccio copia incolla di quello che ho trovato in un autorevole sito:

“La variazione è quel procedimento compositivo in virtù del quale un elemento tematico di base viene trasformato in un qualcosa d'altro che però mantiene con il modello un rapporto strettissimo di parentela. Può essere soggetto a variazione qualsiasi elemento costitutivo del linguaggio musicale (melodia, armonia, metro, ritmo, timbro, agogica, dinamica), isolatamente o in contemporanea ad altri.”

Ora una volta capita cos’è la variazione è opportuno introdurre quale sia stato il tema della giornata: Ringhio Star.

Forse agli occhi poco attenti è sfuggito, perché spesso le variazioni più ricercate possono arrivare a camuffare, quasi a nascondere il tema iniziale, all’orecchio poco esperto questo susseguirsi e sovrapporsi di melodie potrebbe sembrare un “fare a caso”, invece l’improvvisazione con variazione sul tema richiede grande conoscenza musicale, proprio come nel miglior jazz, nel miglior chorinho brasiliano, nei quali si comincia con un tema, si improvvisa e poi si ritorna allo stesso. Come dicevo a qualcuno potrebbe essere sfuggito, invece a me che la melodia di Ringhio Star ce l’ho nel cuore non è sfuggito nulla e così ho contato ben 16 variazioni sul tema su un totale di 27 pezzi suonati. Potete ricontrollare, potrei aver sbagliato.

Purtroppo, qualcuno ha provato a interrompere questa session con un Allegri ma non troppo, qualcuno ha addirittura riesumato De André, rovinando un po’ gli assoli e l’ispirazione degli interpreti principali i quali si sono profusi in un enorme sforzo. C’era chi veniva da varie giornate di prove ed oggi ha proposto rispettivamente 4 e 3 variazioni sul tema, chi ha approfittato fino all’ultimo minuto per riproporre qualche novità musicale che c’era sfuggita, tanto che chi ha interrotto questo flusso musicale m’è sembrato pure un po’ maleducato.

Si capisce che a qualcuno possa non piacere il tema, ma non si può negare che questa tecnica di composizione abbia il pregio di schiarirci le idee e di lasciarci il motivetto in testa, un po' come succede per i tormentoni dell'estate.  In realtà però devo dire che a me qualche dubbio è rimasto: "Oh raga, ma alla fine Gattuso è un buon direttore d’orchestra, o no?" Qualcuno può far luce.

Però magari domani e dopodomani si potrebbe anche fare una pausa, aspettare che le muse diano ulteriore ispirazione per poi ricominciare domenica, ci si dà appuntamento che ne so, in seconda serata, dovremmo aver del nuovo materiale sullo stesso tema e poi vai di jazz session.  

Colleghi milanisti, qua non ci resta che piangere, spero di avervi almeno strappato un sorriso.

FORZA MILAN!

P.S.: Mi raccomando ascoltate la canzone mononota che vi ho lasciato nel link, merita!