Mi accingo, con serena incoscienza, a parlare di Raiola. Incoscienza perché ho la sensazione che, da queste parti, il manager non sia molto amato. Ma, andiamo al punto. Il ‘tycoon’ dei contratti calcistici ha dichiarato, recentemente, a proposito del progetto milanista, citiamo testualmente per non incorrere nell’ira funesta di una buona parte della tifoseria rossonera:”Non mi piace perché non credo che questo sia il Milan che il mondo conosce e non credo che sia la squadra che Maldini e Boban sognano.”Affermazione pesantuccia, non trovate?Ma, non si è limitato solo a questa bordata. Ha preso di mira anche Elliott. “ Gli consiglio di trovare un nuovo proprietario “.Su questo siamo con lui, mi sembra un ottimo consiglio.

Le dichiarazioni sono venute fuori nel contesto del rinnovo contrattuale di Donnarumma ( eh già… la lingua batte dove il dente duole). Contratto che scade nel 2021 e quindi va trovato un accordo entro giugno altrimenti l’ottimo Gigio dovrà essere ceduto. Il punto è che Raiola ha chiesto 7 milioni ( attualmente ne prende 6) e 7 milioni non sono precisamente bruscolini soprattutto per questo Milan che, in fatto di soldi, deve fare necessità virtu’. Il problema del Milan è che Raiola gestisce anche i contratti di Romagnoli, Ibrahimovic,ed è il ‘consulente’ di Suso. Non è poca roba.

Ora, a questo punto, mi direte,ma dove vuoi andare a parare? Da una parte sola. Personalmente credo che se un tizio gestisce 70 giocatori, a livello mondiale, piaccia o no,è uno che di società calcistiche se ne intende. Ora, capisco l’antipatia che suscita il personaggio, ne sono consapevole, ma l’affermazione sul progetto milanista che, a suo parere, non funziona mi porta a qualche riflessione. Intanto, dice “ non credo sia la squadra che Maldini e Boban sognano”. Quindi, se ne deve dedurre che questa squadra è,in qualche modo ,imposta a Maldini e Boban?. Poi consiglia a Elliott di trovare un altro proprietario. : Le due dichiarazioni non sono disgiunte, hanno un fondamento unico e il sig. Mino Raiola, sarà tutto quello che volete voi, ma secondo me, non parla a vanvera. Insomma, dice cio’ che pensa e pensa ciò che dice. La verità, vera, è che sul Milan-società sappiamo poco e il poco che sappiamo è frutto di congetture, tirate dietrologiche, gossip tutta roba che alimenta circuiti mediatici che spesso impazziscono come una maionese venuta male. L’antipatia, che quasi tutti proviamo per questo personaggio, è qualcosa che somiglia alla martellata che Pinocchio tirava al Grillo parlante per non sentirgli dire una verità che lo infastidiva. Noi non usiamo il martello, ma non gli lesiniamo la nostra più viscerale antipatia. Ma,il problema resta.