Ci siamo, per chi credeva che con la firma di Donnarumma in estate sul rinnovo di contratto le acque si fossero calmate, in questi giorni si è dovuto ricredere. Stiamo riassistendo ad un poco piacevole dibattito pubblico su una vicenda che ormai ha raggiunto dei caratteri grotteschi. Frammenti di dichiarazioni alla stampa di Raiola, controrisposta alla stampa di Mirabelli, breve comunicato ufficiale del Milan, fischi a San Siro con tanto di cartellone che attacca sia il portiere sia il fratello, tweet di Donnarumma a prendere le distanze da Raiola. Insomma oggi c'è una sorta di guerra fredda, sappiamo che non corre assolutamente buon sangue tra Mirabelli e Raiola, ma perchè non riunirsi una volta per tutte tutti insieme ad un tavolo e discutere civilmente su quelli che sono i voleri di ognuno? E' possibile che in tutti questi mesi non ci siano mai riusciti? Perchè in questo modo ognuno dice il suo pensiero e le informazioni che arrivano a noi sono frammentate. E' effettivamente difficile capire quale possa essere adesso il destino di Gigio, tirato da una parte dai milioni e dalle possibilità di vittorie dei top club europei (ciò che ovviamente vuole anche Raiola), dall'altra da una proprietà che sta vedendo sciogliersi tutte quelle certezze che sembrava mostrare fieramente in questa estate che cerca di metterlo velatamente in cattiva luce sotto gli occhi dei tifosi milanisti. Già, perchè alla fine la colpa non è tutta di Raiola, ma dei cattivi rapporti che ci sono tra Raiola e la nuova dirigenza del Milan, con quel progetto tecnico tanto ambizioso che adesso sta naufragando. Alla fine chi ci sta pagando (moralmente sia chiaro, perchè se parliamo solo di soldi sicuramente questo discorso non vale) è proprio Donnarumma, e rischiamo che uno dei nostri talenti più promettenti per i prossimi 15-20 anni sia bruciato per questioni extracalcistiche. Come farà adesso il giocatore a presentarsi a San Siro ogni 14 giorni ed essere bersagliato dai fischi che neanche Higuain quando torna a Napoli? E' un danno per tutti, per il Milan, per Gigio e per il calcio in generale. 

Quindi, che tutte le parti interessate si siedano al tavolo per provare a soddisfare realmente quelli che sono gli interessi di Donnarumma, e non i propri mettendo in mezzo il nome del campioncino. Se non si dovesse trovare una soluzione civilmente, che si scelga per una situazione drastica: fuori Raiola se Donnarumma non vuole vincere trofei imminentemente e competere ai massimi livelli, viceversa salutare l'ambiente ostico del Milan ed alzare l'asticella dei suoi obbiettivi personali e perchè no, magari puntare al Pallone d'oro nei prossimi anni.