Carismatico ed elegante, Matthijs de Ligt è un difensore centrale moderno e completo, senza particolari punti deboli, in grado di giocare indifferentemente sia da centrale sinistro che destro, in virtù della capacità di saper calciare molto bene con entrambi i piedi.

Molto forte fisicamente, dominante nel gioco aereo, tempista negli anticipi e nei tackle, non è forse molto veloce, ma questa sua carenza viene limitata da un grandissimo senso della posizione.

Spalle larghe, alto e possente, De Ligt utilizza bene il fisico prevalentemente negli anticipi sull’avversario e nei contrasti. Ha una buona forza che gli permette anche di sfruttare il corpo nei momenti di difficoltà, specialmente in protezione della sfera. Le lunghe leve gli permettono di allungarsi come una piovra per sradicare i palloni dai piedi dei centravanti avversari, minandone però l’esplosività soprattutto sul breve.
Stile di corsa coordinato, bello da vedere, un po’ macchinoso nelle frenate e nei cambi di direzione. Quando de Ligt è in possesso della palla sa spesso cosa fare, scegliendo con grande tranquillità la scelta migliore da effettuare.
Il suo principale punto di forza è però la marcatura, la capacità di annullare con la propria fisicità, abbinata ad una grande concentrazione, qualsiasi attaccante capiti dalle sue parti.

Nonostante la giovanissima età, caratterialmente è un trascinatore, un vero e proprio leader che sa comandare il reparto con grinta e fermezza.Preferisce le giocate semplici ed alza sempre la testa: è un regista difensivo moderno, che unisce ad una buona fisicità un’ottima visione di gioco rara per la sua età. A De Ligt piace giocare spesso sull’anticipo, pur non essendo un fulmine di guerra sul breve.
Non si tira indietro nei contrasti e non è assolutamente timoroso negli interventi, ma questa sua dote rischia di ritorcerglisi contro nei momenti delicati della gara. Saranno tempismo e “halma”, per dirla alla Allegri, le caratteristiche mentali dalle quali limare questi eccessi di agonismo.