Credo che parlare di Juventus-Torino ci abbia già pensato più della metà dei tifosi juventini; additando questo o quel giocatore o l'allenatore. La situazione però non si può racchiudere in una gara, forse nelle ultime due dove avrebbe dovuto portare i 6 punti a casa e non lo ha fatto, facendosi in entrambe le occasioni riprendere dopo essere andata in vantaggio e mantenuto per lo più le gare su una velocità normale.
Ora però si dovrebbe fare un conto generale, quindi da inizio stagione, anzi da prima, dalla fine della stagione passata, passando per il mercato estivo, ai primi tre mesi di campionato e Champions, il mercato invernale, e le gare successive fino a quella contro il Torino, che non riesco a chiamare derby dai tempi, anche perchè se non erro è dalla gara del 26 Aprile 2015 che il Torino non vince una partita, quindi negli ultimi 16 incontri 12 vittorie della Juventus e 4 Pareggi, lo richiemamerò derby quando in una stagione entrambe le squadre si divideranno il bottino alla pari. Si cerca spesso il colpevole in una società quando le cose non vanno, ora quindi proverei a mettere le mie perplessità in ogni dirigente, allenatore e squadra in todo.
Di chi è la colpa?

Andrea Agnelli

Il presidente della Juventus, che ricopre tale carica dal 2010, è quello che ha portato in bianconero Beppe Marotta e Fabio Paratici dalla Sampdoria insieme all'allora tecnico Luigi Gigi Delneri, perhè quel terzetto portò la squadra ligure ad un incredibile quarto posto. Del Neri non si confermò poi all'altezza di quella squadra e venne sostituito a fine stagione, mentre Marotta e Paratici cominciarono a costruire la struttura della Juventus che poi sarebbe venuta fuori da lì per i prossimi 8 anni. Intanto il presidente aveva fatto costruire il nuovo impianto lasciando in modo definitivo il Delle Alpi, soprattutto per non pagare più l'affitto e incrementare le entrate del 100% portandole nelle casse della società. Fino al 2018 la Juventus era la padrona indiscussa in Serie A, e fece ben due finali di Champions League. Poi successe che si fece ammaliare dalla possibilità di portare in maglia bianconera Cristiano Ronaldo, cosa che non convinceva l'allora Direttore Generale Beppe Marotta, che fece del tutto per convincere il presidente a continuare a rafforzare quella rosa che cominciava a invecchiare e aveva bisogno di qualche rinforzo mirato, ma non ci fù nulla da fare, Marotta si dimise, e Cristiano Ronaldo arrivò alla Juve, per il sogno Champions, che sembrava più vicino con il 5 volte pallone d'oro. L'addio di Marotta portò subito a vedere delle difficoltà, sia sul mercato dove Paratici non si confermò all'altezza, anche se poi la società vinse il settimo e l'ottavo scudetto consecutivo. Poi l'addio con le lacrime in conferenza del presidente che salutava Allegri, e gli arrivi negli anni della pandemia di Sarri prima e Pirlo poi, uno porta l'ultimo scudetto, l'altro che non aveva mai allenato il quarto posto. Poi il pianto di due anni prima riporta a casa di nuovo Allegri, ma la situazione non migliora, anzi. Nel frattempo viene liquidato Paratici e al suo posto entrano Federico Cherubini oltre al ritorno di un amministratore delegato Maurizio Arrivabene che faceva parte della famiglia, essendo stato direttore della Scuderia Ferrari dal 2014 al 2019 ricoprendo vari ruoli. E' colpa sua?

Maurizio Arrivabene
Il suo nome è spesso ricordato nella Ferrari, la domenica davanti la tv e lui che siede nel box Ferrari e assiste alla gara. Da questa stagione è divenuto Amministratore delegato della Juventus, quindi uno che deve essere in grado di prendersi sulle spalle l'azienda o la società, di gestire le operazioni fondamentali, di portare al successo l'intero gruppo, di amministrare le risorse a disposizione e di interfacciarsi in modo adeguato con i clienti e le società partner. Quindi uno che controlla il bilancio e tenta di mantenerlo il più possibile in attivo, cosa che negli ultimi due anni non è andato a picco, ma poco ci è mancato sotto la custodia di Fabio Paratici, migliorando sostanzialmente nei suoi primi sei mesi di Juventus. Può essere colpa sua?

Federico Cherubini 
Nuovo direttore sportivo della Juventus, rileva la posizione di Fabio Paratici andato al Tottenham Hotspur a fare compagnia ad Antonio Conte. Il nuovo ds è stato l'artefice dell'addio di Cristiano Ronaldo, anche se il portoghese se ne sarebbe andato comunque, ha piazzato il colpo Manuel Locatelli, oltre al ritorno di Mattia Perin, oltre alla scommessa Kaio Jorge dal Santos per soli 3 milioni di Euro, oltre a cedere molto bene Mheri Demiral per 25 milioni di Euro più 3 di Bonus, oltre ai prestiti di Frabotta e Pjaca. In Gennaio 2022 poi piazza i colpi Dusan Vlahovic e Denis Zakaria, piazzando proprio nel Tottenham di Conte, sia Bentancur che Kulusevski per un prestito oneroso con diritto di riscatto pari al valore speso per Vlahovic, se la squadra inglese arriva tra le prime 4 della classifica, oltre a riuscire a spostare in prestito un giocatore che ha sempre rifiutato tutte le destinazioni fino a quel momento; Aaron Ramsey in prestito ai Glasgow Rangers. La colpa può essere addossata a lui per un mercato sbagliato solo per il rinnovo di Alvaro Morata, e l'arrivo dell'inutile Moise Kean in prestito?

Massimiliano Allegri
Nel 2019 lasciò la Juventus dopo nove anni da padrone della Serie A, forse per qualche incomprensione con Cristiano Ronaldo, che si dice voleva decidere come e quando giocare, se essere sostituito oppure no. Nel 2021 torna, stavolta sempre con un ingaggio alto, ma con un 'progetto crescita', quindi ringiovanire la squadra e tornare pian piano a tornare la squadra più forte in Italia, o almeno a battagliarsi la testa con l'Inter, ed esorcizzare quella Champions salutata per due anni di fila agli ottavi di finale con i suoi predecessori Sarri e Pirlo. Allegri è tornato sempre con le sue solite abitudini; squadra in campo alla sua maniera, giovani da lanciare che però non ci sono o se c'erano sono andati in prestito. In Gennaio 2022 gli sono stati serviti su un piatto d'argento Vlahovic per rinforzare l'attacco e avere un uomo-gol e Zakaria, per rafforzare quel centrocampo che non aveva avuto fino a quel momento una vera identità. La situazione ad oggi non è migliorata poi tanto, ma il 'corto muso' sembra essere all'ordine del giorno, tanto che la sua squadra non sembra poi così distante da quando la lasciò nel 2019, sembra con quell'1-0 striminzito che molte volte non gli fa vincere le partite.
La colpa allora è la sua?

Squadra
La situazione nella rosa della Juventus è ben chiara, almeno da chi la vede dagli spalti o davanti ad una tv;
1. La difesa è troppo vecchia togliendo De Ligt, e non è mai stata generalmente cambiata andando avanti con gli anni.
2. Il centrocampo fin dalla scorsa stagione avrebbe dovuto portare la società a guardarsi intorno e cercare almeno un giocatore all'altezza per riportare un po' di serenità.
3. I contratti in scadenza tirati troppo per le lunghe, e che ancora oggi non sono stati risolti in un modo o nell'altro.
4. Manca una mentalità vincente che li guidi.
5. I giovani dove sono?
6. Ma perchè spedire di fretta e furia i giovani in prestito per poi prendere giocotori giovani pagando altre società?
7. Dov'è il gioco?
8. Ma questa squadra va d'accordo fuori dal campo?
9. Sarebbe stato più opportuno cedere i giocatori sopra i 30 anni di età?
10. Davvero questa squadra così composta non sarebbe all'altezza per giocarsi un campionato?
Quindi la colpa si può addossare a tutto il gruppo o a qualche giocatore in particolare?

Ora la colpa di chi sarebbe? Ardua sentenza al popolo italiano.
Io dopo aver dato la colpa al presidente dal 2018 in poi, alla dirigenza fino alla scorsa stagione, all'allenatore per gli ultimi 4 anni, e a molti scandali che hanno vestito la maglia della Juventus fino ad oggi, davvero non sò più con chi prendermela dentro questa società.
E non parlatemi di cicli, perchè a queste cose io non ci credo, guardando gli altri campionati, dove le squadre continuano a rinnovarsi anno dopo anno, spedendo i 'vecchi' e gli incapaci altrove.