Da mercoledì sera non si è fatto altro che assistere al teatro degli interisti che esultanti hanno goduto per il regalo fatto dal loro ex allenatore che ha battuto la Juve in Champions mercoledì sera. Una cosa talmente triste avrebbe dovuto fare pensare e capire a questi tifosi una cosa molto importante e semplice, e cioè che se sei ridotto a provare gioie sportive esclusivamente sulle sconfitte altrui, prendendo per proprio un tuo ex allenatore perché in una partita ha battuto la tua squadra rivale per eccellenza e ti appropri di quella vittoria che non ti spetta, c'è qualcosa che non va.

Fai giorni e giorni di prese in giro, di esultanze per le gesta finali di un bulletto da curva che non si ricorda di essere un professionista e poi? 
E poi vai a Bergamo, non proprio il Bernabeu, affronti sempre un tuo ex allenatore che però hai denigrato e deriso in passato e cosa succede? Che te ne rifila quattro e te ne ritorni a distanze siderali dai primi ad aspettare un'altra sconfitta altrui per poter dire ancora qualcosa. 

Triste no? 
Basterebbe semplicemente seguire questo sport con un po' più di coerenza e tranquillità.