Chissà quanti appassionati di calcio stanno pensando in questo momento alla schedina futura da giocare. Un modo per divertirsi e per sperare che la parola incertezza si unisca con il verdetto del campo. Bene, tra le tante partite che si giocheranno nel weekend, quella più appassionante, tralasciando il derby di Milano, è sicuramente la sfida tra il Chelsea di Sarri e il Manchester United di Josè Mourinho; una sfida nella sfida, un modo per dimostrare che la storia e la tradizione superano le sorprese recenti e tutto il contesto che circonda l’innovazione sportiva. E così, quando mi troverò davanti la scritta dei due club che si daranno battaglia nei novanta minuti, giocherò il seguente numero: 2. Per qualcuno forse sarà una scelta rischiosa, ma la speranza e la supposizione mi portano ad abbracciare i Red Devils, un club finito troppo presto nel dimenticatoio.

Premesso che la sfida si svolgerà in un campo arduo come Stamford Bridge, la squadra di Mourinho non ha niente da invidiare a quella di Sarri. Certo, la differenza tra i due club, tralasciando per un momento la classifica, sta nel fatto che i Blues hanno affrontato questo inizio di stagione con un piglio più aggressivo, con la cazzimma napoletana che secondo De Laurentiis mancava a Sarri. Ma attenzione: se il Chelsea si è dimostrato più squadra dello United, la rimonta dei Red Devils contro il Newcastle è un qualcosa di incredibile e al limite dell’impossibile. Avete mai visto una squadra perdere una squadra per 2-0 nel primo tempo e vincere nella ripresa? Poche volte. Quello che però non è stato sottolineato nei giorni scorsi è che i tre punti conquistati dal Man United dimostrano una vicinanza netta tra giocatori e allenatore; la stampa faceva il tifo per il Newcastle, ma ancora una volta la storia ha avuto la meglio e chi argomentava una rottura tra spogliatoio e tecnico, adesso dovrà rivedere i piani. Il problema dello United è tutto nelle qualità tecniche dei difensori di Mourinho, troppo distanti da quelli che ha abbracciato il teatro dei sogni. Smalling, Jones, Bailly non saranno mai al passo di Vidic, Ferdinand e Scholes.

E poi, quando sabato pomeriggio alle 13.30 comincerà su Sky il big match, si vedrà sicuramente un Sarri teso, tesissimo, alla luce dei risultati che il tecnico toscano ha ottenuto nei big match. Sì, perché fatta eccezione alla sfida dello scorso anno in casa della Juventus, l’ex allenatore del Napoli non ha mai ricevuto il titolo figurato di ammazzabig. Ecco che allora il Manchester United ha veramente la possibilità di portare a casa l’intera posta. Mi aspetto una sfida tattica nella quale il Sarrismo cercherà di comandare il gioco, ma se per una volta la squadra di Mourinho non regalerà occasioni agli avversari, vincerà la partita. Ne sono sicuro, contro i Red Devils niente è scontato. E sabato potrebbe esserci la dimostrazione.